Negli ultimi dieci giorni si sono intensificati i lanci di missili tra i tre paesi, dopo che il 18 gennaio un aereo israeliano ha bombardato il territorio siriano nelle Alture del Golan uccidendo miliziani di Hezbollah
Israele ha annunciato di aver ricevuto un messaggio in cui il gruppo militante libanese Hezbollah dichiara di non volere un’escalation della tensione all’indomani degli scontri lungo il confine che hanno provocato la morte di due soldati israeliani e di un militare delle Nazioni Unite. Il ministro della difesa israeliano Moshe Yaalon ha detto che il messaggio è stato consegnato dalla missione dell’Onu, ma le truppe israeliane restano “pronte”.
Hezbollah ha fatto sapere che l’attacco contro il convoglio israeliano è stato una ritorsione per un bombardamento compiuto dall’aviazione israeliana nella parte siriana delle Alture del Golan il 18 gennaio, che ha ucciso sei combattenti del gruppo. Bbc
Non sappiamo ancora fino a che punto la situazione potrà degenerare. Mercoledì mattina due soldati israeliani sono morti e altri sette sono rimasti feriti in un attacco degli Hezbollah libanesi alla frontiera settentrionale di Israele. Organizzazione politico-militare sciita armata e finanziata dall’Iran, Hezbollah ha voluto rispondere alla morte di uno dei suoi dirigenti e di un generale dei Guardiani della rivoluzione iraniani, uccisi il 18 gennaio in un raid israeliano in territorio siriano. Leggi
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha convocato i capi della sicurezza dello stato per discutere le opzioni che si sono aperte in seguito alla morte di due soldati in un attacco di Hezbollah nel sud del Libano. Alla riunione erano presenti il ministro della difesa Moshé Yalon, il capo delle forze armate, generale Benny Gantz, e il direttore dello Shin Bet, l’agenzia di intelligence israeliana.
In una nota, Netanyahu ha detto che “chi è dietro l’attacco di oggi pagherà il prezzo”. Afp
Dopo lo scontro con i militanti di Hezbollah al confine con il Libano, Israele ha dichiarato al consiglio di sicurezza dell’Onu che “prenderà tutte le misure necessarie per difendersi dagli attacchi sul suo territorio”. Il 28 gennaio due soldati israeliani sono stati uccisi da un missile lanciato da Hezbollah contro un convoglio militare. Israele ha reagito bombardando degli obiettivi nel sud del Libano, uccidendo un casco blu spagnolo della missione Unifil.
“Israele non resterà a guardare mentre Hezbollah colpisce obiettivi israeliani”, ha scritto l’ambasciatore alle Nazioni Unite Ron Prosor in una lettera al Consiglio di sicurezza. Reuters
Sono due i soldati israeliani rimasti uccisi nell’attacco di Hezbollah lungo il confine libanese. Lo hanno confermato fonti dell’esercito. Reuters
È di nazionalità spagnola il militare della Forza di interposizione in Libano delle Nazioni Unite (Unifil) ucciso nel sud del Libano dai bombardamenti israeliani dopo un attacco di Hezbollah. L0 ha confermato l’ambasciata di Spagna a Beirut.
Il primo ministro Mariano Rajoy ha espresso le sue condoglianze su Twitter:
L’Unifil conta 10.274 militari, provenienti da 36 paesi, con il compito di sorvegliare la frontiera israelo libanese. Prima della morte del soldato, il contingente spagnolo era composto da 586 persone. Afp
Un soldato delle Nazioni Unite è rimasto ucciso al confine tra Israele e Libano nel lancio di missili tra esercito israeliano e i miliziani di Hezbollah. Lo ha confermato un portavoce dell’Onu. Afp
L’organizzazione sciita libanese Hezbollah ha rivendicato il lancio di missili contro un convoglio militare israeliano al confine con il Libano. Ap
Israele ha risposto all’attacco dal Libano sparando tredici granate verso il confine libanese. I bombardamenti hanno colpito il villaggio di Wazzani.
Un missile lanciato dal Libano aveva colpito un veicolo militare israeliano, uccidendo un soldato e ferendone sei. Secondo Al Arabiya l’attacco è stato rivendicato dai miliziani di Hezbollah. Reuters, Al Jazeera
Un missile anticarro è stato sparato stamattina contro un veicolo militare israeliano vicino al confine con il Libano, come confermano fonti militari. L’attacco è avvenuto vicino a Shebaa, villaggio libanese sulle pendici occidentali del monte Hermon. Secondo la tv israeliana Channel 2 il carro è stato colpito. Non ci sono conferme su eventuali vittime o feriti. Reuters
L’aviazione israeliana ha condotto dei raid aerei contro obiettivi in territorio siriano nella notte tra ieri e oggi, dopo una giornata di tensioni nelle alture del Golan, nel nord di Israele.
Ieri infatti alcuni missili sono stati sparati dalla Siria verso le alture del Golan e Israele ha risposto attaccando alcune basi dell’esercito siriano.
“L’esercito considera il governo siriano responsabile di eventuali attacchi che provengano dal suo territorio e prende tutte le misure necessarie per difendere i cittadini israeliani”, ha dichiarato il portavoce dell’esercito israeliano Peter Lerner. Afp
Secondo fonti militari israeliane sono stati sparati due missili dalla Siria verso le alture del Golan, nel nord d’Israele. Non ci sono feriti, ma è cominciata l’evacuazione delle stazioni sciistiche sul monte Hermon.
Gli spari potrebbero essere una risposta all’attacco degli elicotteri militari israeliani contro il villaggio siriano di Quneitra, il 18 gennaio, in cui sono rimasti uccisi un generale iraniano e sei miliziani di Hezbollah. Reuters, Haaretz
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