L’ex responsabile del padiglione Italia ed ex commissario delegato dell’Expo 2015 Antonio Acerbo è agli arresti domiciliari a Milano con l’accusa di corruzione e turbativa d’asta nella gestione dell’appalto per il Progetto via delle acque.
Le indagini della procura milanese, guidate dai pm Claudio Gittardi e Antonio D’Alessio, si sono concentrate soprattutto sul Progetto via delle acque, dal valore di più di 100 milioni di euro. Insieme ad Acerbo sono finiti in manette l’imprenditore Domenico Maltauro e Andrea Castellotti, manager dell’azienda energetica Tagliabue.
Secondo gli inquirenti i reati sono stati commessi a Milano tra il 2012 e il luglio del 2013 e riguardavano alcune irregolarità nella gestione degli appalti. Secondo l’accusa Acerbo, al tempo responsabile della commissione giudicatrice, ha favorito le aziende di Maltauro e Castellotti in cambio di tangenti. Ansa
L’ex responsabile del padiglione Italia dell’Expo Antonio Acerbo è agli arresti domiciliari a Milano con l’accusa di corruzione e turbativa d’asta nella gestione dell’appalto per il Progetto via delle acque. Ansa
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