Nel quartiere romano il 12 novembre gli abitanti hanno attaccato il centro per i rifugiati di via Morandi. La visita di Ignazio Marino nel quartiere non accorcia le distanze tra le istituzioni e le periferie
Rammendare è un concetto preconsumistico, risalente ai tempi in cui non si buttava niente, si rassettava, ricuciva, rattoppava. Era un’attività squisitamente femminile, eseguita senza alcun compenso, idealmente davanti al camino la sera, dopo che le altre faccende domestiche erano state svolte. Leggi
“No al centro di accoglienza”, “Prima gli italiani”. Alcuni striscioni comparsi questa mattina per le strade dell’Infernetto, a Roma, contengono frasi contro i minori stranieri non accompagnati trasferiti dal centro di accoglienza di Tor Sapienza, dopo le proteste dei cittadini.
I manifesti sono firmati da CasaPound, l’organizzazione di estrema destra. Il 18 novembre, nella struttura di via Salorno, è scoppiata una rissa in cui sono rimaste ferite quattro persone. Questa mattina il centro è ancora presidiato delle forze dell’ordine, con una pattuglia dei carabinieri all’esterno dell’edificio e alcuni militari all’interno della struttura. Ansa
Jorge Bergoglio, durante l’Angelus a piazza San Pietro, ha condannato gli scontri tra cittadini e rifugiati avvenuti nei giorni scorsi a Tor Sapienza, nella periferia di Roma.
Non 40 euro al giorno, come hanno detto alcuni in queste settimane di scontri nelle periferie romane. Da dove vengono i fondi? Come sono spesi? E a cosa servono? Un’inchiesta di Redattore sociale. Leggi
I ragazzi accolti dal centro di accoglienza di Tor Sapienza hanno scritto una lettera aperta ai cittadini di viale Giorgio Morandi, che nei giorni scorsi li hanno attaccati accusandoli di atti di criminalità. Leggi
Il sindaco di Roma, Ignazio Marino, è stato contestato dagli abitanti di Tor Sapienza. “Buffone”, “Hai rovinato Roma”, hanno urlato alcuni cittadini al sindaco all’uscita di un bar del quartiere dove ha incontrato una delegazione dei residenti. Ansa
Il sindaco di Roma Ignazio Marino ha visitato Tor Sapienza, dopo le polemiche scoppiate perché l’amministrazione comunale ha deciso di spostare una trentina di minori non accompagnati, ospitati dal centro di accoglienza di via Giorgio Morandi, in altre zone di Roma.
“Volevo farlo fin dall’inizio, ma abbiamo deciso insieme ai cittadini di rimandare per organizzare un incontro completamente condiviso con i comitati”, aveva detto in mattinata il sindaco. Corriere della Sera
Il trasferimento dei 36 ragazzi stranieri dal centro di accoglienza di Tor Sapienza assediato dalle folle è solo l’epilogo di una vicenda in cui si misura la siderale distanza delle istituzioni cittadine di Roma dai problemi di una periferia che sta implodendo. Leggi
Da quando sono nato sono vissuto sempre a Roma, e ho sempre abitato in periferia. Con i miei tra Casal de’ Pazzi e Rebibbia – ossia la zona che ora è diventata lo sfondo per tutte le storie di Zerocalcare – poi a Borgata Ottavia all’inizio di via Casal del Marmo, e adesso, da quattro, cinque anni tra Nuovo Salario e Fidene, vicino al punto dove qualche giorno fa hanno pestato a sangue un settantenne e dove si svolgeranno un paio di manifestazioni di solidarietà alle quali Borghezio ha fatto sapere di non voler mancare. Leggi
Quattordici minori hanno deciso di tornare nella struttura di via Morandi, nel quartiere di Tor Sapienza, a Roma. I ragazzi erano stati trasferiti ieri in un altro centro d’accoglienza della capitale. La Repubblica
“Mai chiamarle ‘borgate’ di fronte agli assessori, ricordarsi che sono ‘periferie’. Ti impongono anticamere moderate, sono affabili, si scusano: illustrano con legittimo orgoglio le realizzazioni raggiunte, mascherano le diffidenze, reclamizzano i risultati di integrazione. I poli di sviluppo, i parchi pubblici ricavati dai sequestri alla criminalità organizzata; gli abbattimenti degli ecomostri, i centri anziani, i teatri decentrati, le antiche fabbriche di birra o i vecchi pastifici trasformati in laboratori multifunzionali; case della musica, serre creative, archivi dell’immagine”. Le borgate romane raccontate da Walter Siti. Leggi
È in corso il trasferimento dei trentasei minori non accompagnati, ospiti del centro di accoglienza per richiedenti asilo di Tor Sapienza a Roma. I ragazzi sono stati trasferiti in altre strutture della capitale dopo il nuovo attacco al centro da parte di alcuni residenti. L’ha confermato un’operatrice della cooperativa “Un sorriso”, che gestisce il centro.
Il comune non ha detto dove saranno portati i ragazzi. Per ora nella struttura rimangono altri 24 migranti, soprattutto famiglie.
“Si tratta di un trasferimento e non di uno sgombero pianificato per garantire la sicurezza dei minori, scioccati dall’odio immotivato dei giorni scorsi”, ha detto l’assessorato comunale alle politiche sociali. Redattore sociale
Ancora alta la tensione a Tor Sapienza, nella periferia est di Roma. Alcuni residenti del quartiere hanno preso di nuovo d’assalto il centro di accoglienza di viale Giorgio Morandi, che ospita richiedenti asilo e rifugiati, lanciando bottiglie e pietre. Ansa, Redattore sociale
Il centro di accoglienza per rifugiati nella periferia di Roma è presidiato da camionette della polizia dopo che l’11 novembre alcuni manifestanti hanno assalito il centro con bombe carta e pietre.
Cariche della polizia a Tor Sapienza, nella periferia di Roma, per disperdere cinquanta manifestanti che hanno lanciato bombe carta contro il centro d’accoglienza per rifugiati di viale Giorgio Morandi e incendiato auto e cassonetti.
Almeno 12 persone sono rimaste ferite. Due feriti, tra cui un poliziotto, sono stati portati in codice verde all’ospedale Sandro Pertini di Roma.
È il secondo giorno che gli abitanti del quartiere manifestano in modo violento contro i 36 rifugiati ospitati dal centro, minori non accompagnati africani e bangladesi, accusati dell’aumento di furti e rapine. Ansa, Corriere della Sera
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