È uno scrittore italiano. Il suo ultimo romanzo è La ferocia (Einaudi 2014)
Oggi in Italia riaprono le librerie, anche se non in tutto il paese. Il vero problema però è che l’intera filiera del libro rischia di crollare su se stessa. Leggi
Nelle ultime settimane il poeta e narratore statunitense Philip Schultz è stato in Italia per un breve giro di presentazioni. Vincitore del premio Pulitzer nel 2008, Schultz è autore di un toccante memoir dal titolo La mia dislessia. Non è l’ultimo campione del politicamente corretto (un ex dislessico che vince il Pulitzer), piuttosto una sommessa risposta a quell’insopportabile culto della forza che aggredisce con sempre più invadenza la nostra vita pubblica e privata. Leggi
Perché il discorso della sinistra è oggi tanto inefficace? Perché non ha fermato Donald Trump e non sembra sortire effetti concreti contro i populismi, i neorazzismi, le derive genuinamente antidemocratiche che agitano venti di tempesta in Europa e negli Stati Uniti? Leggi
In genere siamo convinti che Babbo Natale così come lo conosciamo esista da secoli. Ci lamentiamo al limite del fatto che la sua figura, che erroneamente potremmo considerare intatta da epoche vagamente preindustriali, sia biecamente sfruttata dalla macchina del consumo più sfrenato. Ma come reagiremmo al pensiero che Babbo Natale, più che essere cavalcato dalla società dei consumi, sia cresciuto di pari passo con essa fino a diventare, oggi, uno dei suoi rappresentanti più emblematici? Leggi
La prima volta che andò a vedere un concerto di Bob Dylan era il 6 giugno del 1991. Non solo non aveva mai visto dal vivo l’autore di Blowin’ in the wind, ma non era mai stato a Roma. Leggi
Questo articolo vuole essere un omaggio a una delle più grandi scrittrici americane viventi nonché un sentito invito a leggerla, specie in Italia, dov’è poco conosciuta. È anche un gesto riparatorio. Ma a questo ci arriveremo. Dirò prima che Marilynne Robinson è qualcosa di più di una scrittrice dal talento invidiabile. Leggi
Un conto sarebbe stato arrivare a Ventotene gli anni scorsi, quando il peggio poteva essere evitato. Diverso è arrivarci per un festival letterario nell’estate del 2016, quando tutto è ormai libero di accadere. Ma poiché la letteratura ha spesso come sottofondo l’arte della beffa, a Ventotene quest’anno, pochi giorni prima degli scrittori, sono approdate le personalità politiche più potenti di Italia, Francia, Germania per agitare tutte insieme l’ampolla di un miracolo: cambiare tutto, senza modificare nulla. Leggi
L’Italia è, tra i paesi ricchi, uno di quelli in cui l’ingiustizia sociale trova meno argini al suo dilagare. E, in assoluto, quello che nell’ultimo decennio ha lavorato meglio per distruggere il futuro dei giovani. Leggi
A Roma c’è Baobab experience. Darne una definizione ufficiale sarebbe fuorviante: non è solo un centro di accoglienza, non è un centro sociale, non è (ancora) un progetto in cui la cittadinanza attiva incontra le istituzioni per offrire una soluzione a un’emergenza. È un corridoio umanitario per migranti in transito. Leggi
Shirin Ebadi, premio Nobel per la pace, è stata la prima donna a ricoprire la carica di giudice in Iran e ha dedicato la sua vita alla lotta per la democrazia. Oggi vive in esilio a Londra. Presentando a Torino la sua autobiografia ha commentato la situazione dei diritti umani in Iran, i rapporti con l’occidente e il ruolo dei giovani nel futuro del paese. Leggi
È stupefacente come molti di coloro che dovrebbero restarne più impressionati (scrittori e critici letterari) preferiscano il balsamo della rimozione all’impegno di prendere davvero le misure alla storia di Pennywise. Leggi
Viviamo in un’epoca in cui il concetto di identità si sta irrigidendo in modo sempre più stupido e pericoloso. Bowie era un campione della specialità opposta. Passava da un personaggio all’altro perché pensare la metamorfosi è nelle possibilità degli esseri umani. Leggi
Mi piacerebbe parlarvi della violenza in rete. Non quella dei terroristi o dei fanatici di professione, ma quella delle “persone normali”. Leggi
I mezzi d’informazione istituzionali sembrano vecchi ministeri paralizzati dal loro intreccio di poteri. Su Facebook e Twitter la merce più spacciata è un sarcasmo a basso costo. In un simile contesto ci si chiede che ruolo può avere la satira. Non solo quella tout court, ma un qualunque esercizio di intelligenza in forma disegnata o scritta che torni a dire che il re è nudo. Leggi
Nell’estate in cui il meridione torna al centro dell’attenzione dopo i numeri del rapporto Svimez, arriva un film sul sud Italia provvidenzialmente disancorato da ogni ricatto dell’agenda politica. Leggi
Che cosa resta da fare alla letteratura? È questa una domanda che sarebbe suonata forse meno urgente fino a venticinque anni fa, e che oggi accompagna i giorni di una nuova età dell’ansia. Qualcuno si era illuso che il ventunesimo secolo sarebbe stato una crociera senza iceberg. Ci siamo fatti cogliere di sorpresa un’altra volta, distratti dall’orchestrina che suonava. Leggi
Per gli sguardi consapevoli, la morte di Giovanni Falcone fu l’ennesimo capitolo del romanzo delle stragi. Uno dei più dolorosi, eppure scritto nello stile (inchiostro simpatico compreso) che caratterizza altri disastri nazionali. I distratti quel giorno caddero dalle nuvole. I volenterosi carnefici della repubblica cominciarono a insabbiare. Le prefiche in gessato strepitarono per coprire certi rivelatori rumori di fondo. I veri uomini di stato cercarono al contrario di arrestare disperatamente una macchina narrativa ormai più grande di loro. Leggi
Una normale intervista. O un giro con Aldo Busi per le vie di Montichiari. A differenza del canarino cui è stata aperta la gabbia da cinque minuti senza che nulla accada, ci metto un niente a cogliere il volo e l’occasione: in pochi secondi siamo fuori. Leggi
La fortuna è che, al di là delle iniziative istituzionali a sostegno della lettura, o dei consigli d’amministrazione dei colossi dai piedi d’argilla, esiste un paese reale. E nel paese reale, oltre ai librai indipendenti ci sono le associazioni, i comitati, i gruppi di lettura, i presìdi, addirittura i privati con la passione per la lettura disposti a mettere qualche soldo su iniziative destinate ad avere più successo di quelle che (con dieci volte la stessa spesa) gli organi ufficialmente preposti al fine riescono ad affondare una dopo l’altra da molti anni a questa parte. Queste persone io le conosco, ci parlo, le incontro da almeno vent’anni, e in particolare mi è capitato di farlo negli ultimi mesi trascorsi senza pause a macinare chilometri. Leggi
“Sei un cane!”. “Pezzo di merda”. “Peggio della camorra”. Molti di quelli che fino allo scorso mese piazzavano l’icona “Je suis Charlie” sulle foto del proprio profilo Twitter o Facebook non si sono fatti problemi a scagliarsi qualche giorno fa contro Alessandro Siani. Leggi
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