La riunione tra i ministri delle finanze e dell’economia della zona euro che si è tenuta il 16 febbraio a Bruxelles, per discutere della restituzione del debito greco, non ha portato a nessun risultato. La riunione si è chiusa prima del previsto dopo il no di Atene alla bozza del programma del piano di salvataggio. La proposta è stata giudicata “assurda e inaccettabile” dai greci.
Il presidente dell’Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, ha dato un ultimatum alla Grecia di una settimana e ha lasciato intendere che potrebbe esserci ancora un vertice straordinario tra i ministri delle finanze della zona euro il 20 febbraio, a patto che i greci “chiedano un’estensione e presentino una proposta valida”. Se entro il 28 febbraio non si dovesse trovare un accordo, le banche greche potrebbero non avere più accesso al credito. Ad Atene decine di persone sono scese in piazza per sostenere il governo nei negoziati a Bruxelles.
“Vogliamo un accordo dignitoso. Vogliamo tenere insieme questi due assunti: c’è un programma di salvataggio e il governo mette in discussione la logica di questo programma e dobbiamo trovare un compromesso tra questi due punti”, ha detto il ministro delle finanze greco Yanis Varoufakis.
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