Nuove manifestazioni sono state organizzate nello stato di Guerrero, in Messico, un giorno dopo la morte di uomo di 65 anni durante un’operazione della polizia federale per mettere fine a una protesta degli insegnanti ad Acapulco. I manifestanti hanno sfilato per le strade con machete e mazze.
La protesta degli insegnanti è cominciata il 24 febbraio contro le riforme dell’istruzione e per chiedere un miglioramento dei salari e giustizia per i 43 studenti scomparsi a settembre. Le forze dell’ordine sono intervenute per liberare una strada bloccata dai manifestanti e nell’operazione è rimasto ucciso Claudio Castillo, un insegnante in pensione di 65 anni.
Secondo l’autopsia, Castillo è morto per un grave trauma al torace. Lo ha confermato il commissario alla sicurezza del Messico, che in una conferenza stampa ha detto: “L’autopsia coincide con il referto medico dell’ospedale, che ha concluso che le ferite sono state il risultato di scontri”.
Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it