Un anno fa centinaia di misteriosi “uomini verdi”, militari senza mostrine, in qualche giorno si sono impossessati del territorio della Crimea, che era una regione dell’Ucraina con antichi legami storici con Mosca. Erano militari russi. Un mese dopo, attraverso un plebiscito, la Crimea è stata annessa alla Russia. Sono cambiate le bandiere, la moneta, i prefissi telefonici. La maggior parte delle persone che abitano nella regione sembra contenta di far parte del paese guidato da Putin.
Ma tante cose non funzionano. Eppure è meglio non dirlo: chi si è apertamente opposto all’annessione è sparito, è stato picchiato o costretto all’esilio. Il reportage dell’agenzia France-Presse un anno dopo l’occupazione russa.
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