Realizzato da tre giovani registi italiani e intitolato Marry Up, il corto nasce per aiutare ad “abbattere i pregiudizi dell’intolleranza e costruire al loro posto una cultura che assuma l’inclusione come obiettivo sociale e contrasti l’omofobia e la transfobia”.
Scritto e diretto da Matteo Polo, Marco Serpenti e Matteo Zanin.
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