Centinaia di migranti hanno manifestato davanti alla più grande stazione ferroviaria di Budapest per chiedere di essere autorizzati a salire sui treni in partenza per Germania e Austria.
Le autorità ungheresi hanno chiuso la stazione ferroviaria per disperdere i migranti, che sono stati evacuati dalle banchine. Poi l’hanno riaperta, ma hanno vietato l’ingresso ai migranti. Circa cento poliziotti con caschi e manganelli pattugliano la stazione e impediscono ai migranti di entrare. Decine di persone che si trovavano all’interno sono state costrette a uscire. Circa mille persone, soprattutto profughi siriani e afgani, sventolano i biglietti e gridano “Germania, Germania”, tra i fischi e le urla.
La stragrande maggioranza dei migranti che arrivano nell’Europa meridionale e orientale è determinata a chiedere asilo nei paesi dell’Europa del nord e dell’Europa occidentale. L’Ungheria è uno dei principali paesi di transito nella rotta via terra percorsa dai migranti dal Medio Oriente e dall’Africa settentrionale verso l’Europa occidentale.
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