L’intervista a Gabriele Eminente, direttore generale di Medici senza frontiere in Italia, oggi a Ferrara per il Festival di Internazionale.
Stanotte degli aerei statunitensi hanno bombardato il centro traumatologico di Medici senza frontiere (Msf) a Kunduz, nel nord est dell’Afghanistan. La Nato ha confermato che nella zona sono in corso dei raid a sostegno delle truppe di Kabul, che la scorsa settimana hanno lanciato un’offensiva per riprendere il controllo della città conquistata dai taliban il 29 settembre. L’ospedale è stato colpito più volte ed è stato gravemente danneggiato.
L’attacco è cominciato alle 2.10 orale locale (le 0.40 in Italia). Nove operatori di Msf sono rimasti uccisi e 37 persone sono rimaste gravemente ferite. Tuttavia Msf non conosce ancora l’esatto numero delle vittime perché diverse persone sono disperse. Nel centro erano ricoverati 105 pazienti e lavoravano più di ottanta operatori di Msf, afgani e stranieri. Inoltre erano presenti diversi famigliari dei pazienti.
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