Le guardie forestali e i vigili del fuoco brasiliani stanno cercando di spegnere un incendio in corso da due mesi nello stato di Maranhão, nel nord del paese. Le fiamme hanno devastato parte della foresta amazzonica, colpendo anche diversi territori abitati dalle tribù di nativi.
Le fiamme, che si sono estese per cento chilometri, hanno spinto il governo a dichiarare lo stato d’emergenza. L’incendio è arrivato in seguito alle crescenti tensioni tra i trafficanti di legname e i nativi, che tentano di proteggere la vegetazione. Le guardie forestali e alcuni ambientalisti ipotizzano che le fiamme siano state appiccate di proposito, probabilmente dai trafficanti di legname, come ritorsione contro i nativi.
Secondo Greenpeace, il fuoco ha già consumato il 45 per cento dei circa 413mila ettari del territorio di Arariboia. Le comunità più colpite sono quelle dei guajajara e degli awa-guajá.
La settimana scorsa i trafficanti hanno sparato a una guardia forestale che stava cercando di spegnere le fiamme.
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