Il conservatore Mauricio Macri, del partito Propuesta republicana (Pro), è un potente imprenditore argentino, è sindaco di Buenos Aires ed è stato presidente della squadra di calcio Boca Juniors, una delle più famose dell’Argentina. Ha vinto le elezioni argentine, dopo 12 anni di governo di Néstor Kirchner e Cristina Fernández de Kirchner, come candidato unico della coalizione dei partiti d’opposizione Cambiemos. In campagna elettorale ha promesso di liberalizzare il mercato e di rimettere a posto i conti dell’Argentina che sono in crisi, con dei tassi d’inflazione molto alti.
Macri al secondo turno ha sconfitto Scioli. Solo in questo caso, infatti, avrebbe qualche possibilità di vincere contro il candidato appaggiato dalla presidente.
Macri ha promesso di togliere tutti i vincoli presenti nel sistema economico argentino per il controllo dei capitali e di abbassare le tasse. Inoltre ha detto che combatterà la corruzione, ma la sua campagna elettorale è stata turbata da un’inchiesta per corruzione nella quale è stato coinvolto. Il 10 settembre un giudice di Buenos Aires, Roberto Ponce, ha richiesto all’amministrazione della città i documenti relativi ai contratti per la pubblicità che il sindaco ha firmato con un’azienda che appartiene a un esponente del suo stesso partito Propuesta republicana (Pro).
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