Il presidente della camera dei deputati del Brasile Eduardo Cunha ha autorizzato, su richiesta dell’opposizione, l’avvio di un’inchiesta parlamentare contro la presidente Dilma Rousseff.

L’accusa, presentata in 28 fascicoli dai parlamentari dell’opposizione, è di aver manipolato la finanziaria nel 2014 in modo da nascondere l’aumento del debito.

Un’altra accusa è di aver ricevuto finanziamenti illeciti durante la campagna elettorale del 2014 dall’azienda petrolifera statale Petrobas, coinvolta in una serie di scandali. La presidente, eletta per un secondo mandato a ottobre del 2014, ha definito le accuse “infondate” e “inconsistenti”.

Se l’inchiesta parlamentare dovesse confermare le accuse e l’impeachment fosse approvato da un terzo dei parlamentari, Rousseff dovrebbe lasciare il suo incarico e il vicepresidente prenderebbe il suo posto fino alle elezioni del 2018.

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