Più di mille studenti hanno bloccato una grande strada di Dhaka il 7 aprile per chiedere giustizia all’indomani dell’uccisione di uno studente di giurisprudenza che aveva pubblicato dei messaggi contro l’islam sulla sua pagina Facebook.

Il giovane, Nazimuddin Sammad, 26 anni, che nel 2013 aveva partecipato alle manifestazioni contro alcuni leader islamici, è stato aggredito nei pressi della sua università da uomini armati di machete.

È l’ultimo di una serie di omicidi di attivisti laici in Bangladesh. L’anno scorso in Bangladesh sono stati uccisi quattro blogger atei e un editore laico, ma nessuno è stato perseguito per questi crimini.

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