La candidatura di Donald Trump è nata come protesta, e persino il suo staff credeva al massimo di ottenere il 12 per cento dei voti repubblicani, spiega il giornalista del New Yorker Mark Singer. Trump aspirava a un secondo posto nella corsa per la nomination, e non è neanche convinto di essere capace di fare il presidente. “Ma poi il mostro si è alzato dal tavolo del laboratorio e ha cominciato a camminare” e tra quattro mesi gli statunitensi andranno al voto. Il video del Guardian.

Mark Singer è un giornalista del New Yorker. Ha scritto Trump and Me (Penguin Random House 2016).

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