Maddalena Vaglio Tanet è stata finalista al Premio Strega nel 2023 con il delicato Tornare dal bosco e ora presenta una favola dolce per un pubblico più giovane. In realtà il suo libro prende l’impianto della favola classica e la stravolge. È quasi inclassificabile: può essere romanzo, può essere manifesto per i diritti, ha i tratti del fantasy moderno ed è senza dubbio poesia. Le illustrazioni di Ilaria Mancini danno a tutto un sapore un po’ surreale, dove l’ironia si fonde con una tenera malinconia. La storia ruota tutta intorno alle parole e al loro valore. Nel mondo inventato da Vaglio Tanet le parole sono dei beni e solo chi ha denaro se li può permettere. Chi non ha i soldi per comprare le parole non può esprimere ciò che ha dentro. Il libro è ambientato in una città di gente sola, di gerarchie di classe e di ferocia. Non ci sono scuole, non ci sono sogni. Ma c’è una bambina curiosa, Rim, che grazie a un incontro rivoluzionerà la sua vita e quella di chi le sta intorno. Sarà Rim, insieme a un bizzarro vecchietto vestito di stracci di nome Witzold, a trascinare giovani lettrici e lettori e in definitiva anche se stessa in una mirabolante avventura alla ricerca di tante parole perdute e di quella libertà di cui hanno tutti bisogno come il pane.

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Questo articolo è uscito sul numero 1563 di Internazionale, a pagina 86. Compra questo numero | Abbonati