03 maggio 2024 15:32

Sono una donna etero di 53 anni. Da tre parlo con un tizio online attraverso messaggi, vocali e video. Sono innamorata di lui. È il mio compagno di tutti i giorni e dice di amarmi. Abita a più di quattrocento chilometri da me. Non mi vuole incontrare, pur non essendo sposato e vivendo da solo. Ho provato a uscire con altri, ma il mio pensiero fisso è lui. Voglio sicuramente di più. Lo lascio o continuo a provarci? Puoi lasciare qualcuno che non hai mai incontrato?

Non saprei, però puoi fare quello che più ci si avvicina: bloccare il suo numero, bloccarlo sui social network e bloccare il suo indirizzo email.

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Ho un problema disgustoso e imbarazzante. Soffro di colon irritabile, e ogni volta che con mio marito vogliamo fare sesso alla pecorina, mi puzza il sedere e lui perde l’erezione. Lo so: è tremendo. Ho provato un sacco di cose: cambiare dieta, trattamenti per la sindrome da contaminazione batterica del tenue (Sibo), colonscopia, endoscopia, perfino il bidet. Niente è servito. Il gastroenterologo ha suggerito di non farlo alla pecorina, ma è la mia posizione preferita! Ti prego, aiutami.
Le hai provate tutte, compreso il bidet (indice di autentica disperazione), e non ha funzionato nulla. Perciò forse è ora di ragionare al di fuori degli schemi medici e di salute. Il mio consiglio: compra a tuo marito un cappuccio di gomma e una maschera antigas con un tubo molto lungo – anzi, guarda: compratevi entrambi una tuta di gomma intera – e tuo marito può mettersi il tubo del respiratore dietro la spalla, oppure procurarsene uno molto lungo che arrivi fino al pavimento. Certo, dovendovi ricoprire di gomma da capo a piedi non potrete fare sesso alla pecorina improvvisato, ma visto che è la tua posizione preferita, perché non renderla un’occasione speciale?

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Sono innamorato della mia professionista del sesso. Potrà mai esserci qualcosa di più tra noi?

Potrebbe, se il sentimento è ricambiato e se non sei uno di quei tizi che vogliono che la “loro” professionista del sesso smetta di vedere altri clienti. Lei è la donna che frequenti, non una tua proprietà.

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Come far sopravvivere una relazione appena sbocciata che, all’improvviso e temporaneamente, diventa a distanza?

Buttandovi sulle zozzerie: messaggi zozzi, foto zozze, videochiamate zozze. Provate anche la politica del “si fa ma non si dice”.

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Mi puoi raccomandare altre rubriche di consigli sul sesso con un prospettiva femminile? Leggo le tue cose da anni, e sono tutte validissime, ma mi serve una prospettiva nuova, e poi so che le mie domande specifiche ti farebbero incazzare e non riceverei buoni consigli. Il succo è che sono una donna etero e cis di quasi quarant’anni, e ho concluso da poco che non mi piacciono gli uomini. Neanche un po’. Inoltre, sono ancora vergine. Non so cosa dica questo di me. Non sono asessuale. L’idea di scoparmi uno sconosciuto mi fa letteralmente stare male dall’ansia. Però non mi va di stabilire un “legame emotivo” con un uomo. Troppo rancore e troppa sfiducia. Perciò hai qualcuno a cui possa rivolgermi per i miei problemi?

Ti raccomando Lori Gottlieb, Carolyn Hax, Damona Hoffman, E. Jean Carroll, Xaviera Hollander e, come sempre, in eterno, Judith “Miss Manners” Martin.

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Sto con una persona che non sopporta la minima critica. Se dico “Vorrei che prima mi consultassi per sapere che impegni ho”, oppure “Puoi farlo un po’ più piano?” – o più forte, o più a sinistra, o quel che è – lui si fa venire un crollo, e dice che è un fallito totale, che è tutto finito, eccetera. Io cerco di dire tutto con estrema delicatezza, ma lui è talmente sensibile che in pratica non possiamo parlare di niente. E naturalmente, se glielo dicessi, si farebbe venire un esaurimento nervoso. Come faccio a scansare queste mine?

Un partner che non sa incassare critiche anche lievi senza farsi venire un crollo e flagellarsi sarà meno spaventoso di uno che fa sfuriate alla minima critica, ma in entrambi i casi lo scopo (consapevole o meno) è lo stesso: ridurre il partner a un fascio di nervi. Sia i crolli sia le sfuriate servono a far camminare il partner sulle uova, nel tentativo disperato e inutile di scongiurare un’esplosione. Puoi restare insieme a uno di questi tizi patetici che hanno crolli continui – uno come il tuo partner – a patto che si faccia aiutare da un professionista e si riprenda. Quelli che fanno sfuriate, invece, sono più pericolosi e fanno più danni, e non cercano aiuto finché non sono lasciati per la centesima volta.

Illustrazione di Francesca Ghermandi

Io e il mio amante facciamo uno strano tira e molla. Lui mi contatta, manda un sacco di messaggi e se non gli rispondo subito continua a inviarmi questi messaggi tenerissimi e molto sinceri in cui dice che è in pensiero per me. Però quando poi gli rispondo, non riesco a tirargli fuori nulla su come sta lui. È bravissimo ad ascoltare, ma non altrettanto a parlare. Io gli racconto tutto, ma non so quasi nulla di cosa gli passi per la testa, pur facendogli tante domande sulla sua vita. Come faccio a farlo aprire?

Non ne ho la minima idea.

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Sono una persona amab non binaria e bisessuale di 26 anni, e dopo il college ho dovuto ritrasferirmi da mia madre, che mi umiliava a parole. Ormai eravamo ai ferri corti, perciò ho deciso di andare a convivere con la persona con cui sto da sei mesi. Mi sostiene e si prende cura di me in tutto, però temo che sia un peso troppo grande per la nostra relazione così recente. È la storia più bella che ho mai avuto, e non voglio rovinarla, però non posso permettermi un alloggio e non posso ritornare da mia madre. Che faccio?

Sei mesi sono troppo pochi per andare a convivere, ma che altra scelta hai? Se nella tua zona non ci sono posti da subaffittare o condividere alla tua portata, e non puoi tornare a casa, dovrai accettare la generosità della persona con cui stai. Trova dei modi di alleggerire la convivenza passando tempo con altri amici, dando alla persona con cui stai tanto spazio e facendole tanti lavori di bocca.

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Con mia moglie c’è questo ciclo per cui il sesso diminuisce da una volta alla settimana a una volta al mese, perché lei non si sente sexy e a suo agio con il corpo. Parliamo, io la tranquillizzo, torniamo a fare sesso una volta alla settimana e poi il ciclo ricomincia. Hai consigli su come spezzarlo?

Se tua moglie ha problemi con il suo aspetto fisico, tranquillizzala regolarmente, non solo quando cala la frequenza dei rapporti, e assicurati che abbia tempo per attività che la facciano sentire a suo agio. Un’altra cosa che potrebbe aiutarvi è allargare la definizione di sesso a cose che non siano la penetrazione vaginale, o chiedere a tua moglie di aiutarti ogni tanto a masturbarti (senza l’obbligo di un rapporto completo), oppure offrirti di praticarle del sesso orale.

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Ho rimorchiato un tizio durante una pausa pranzo. Mentre gli leccavo i capezzoli, con il suo incoraggiamento, lui ha incominciato a succhiarmi il collo. Me lo sono scrollato di dosso appena ho capito cosa stava facendo, ma un’ora dopo, in ufficio, guardandomi allo specchio del bagno mi sono ritrovata con un succhiotto gigantesco. È o non è una bastardata? Cioè al limite del consenso violato. Ho ragione ad avercela con questo tizio incontrato per caso?

Sono restio a definirla una violazione del consenso – non c’è bisogno di far intervenire le autorità – però lasciare un succhiotto a un adulto è una cosa puerile e una mancanza di tatto, e fai benissimo ad avercela con lui.

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Come faccio a superare la paura e l’imbarazzo per la cacca durante il sesso anale con il mio partner, al quale non importa nulla?

È un culo, come sicuramente già saprai, e quello che ne esce a volte può interferire con quello che ci entra. Prendi integratori a base di fibre, fatti dei clisteri, limita il sesso anale ai momenti in cui ti senti a posto, e se proprio dovesse succedere il peggio, mettetevi sotto la doccia e ripiegate su qualcos’altro.

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Qual è il modo migliore di rilassare un culetto troppo teso per il sesso anale?

Il problema più imbarazzante del sesso anale è forse la cacca, ma il suo nemico numero uno è la tensione. Perciò prima di arrivare alla penetrazione anale, sperimenta con la stimolazione, cioè con giochi anali che non prevedono l’inserzione di qualcosa nel culo. Dita ben lubrificate che lo stuzzicano dall’esterno, senza entrare; farsi leccare invece di infilzare il culo; appoggiarci un vibratore sopra senza inserirlo. Procurati qualche decina di orgasmi durante questi giochi: creerai un’associazione potente fra stimolazione anale e piacere, diminuendo l’ansia e la tensione (che ti fa contrarre) e amplificando il desiderio (che ti fa rilassare). In bocca al lupo!

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Hai mai eiaculato senza toccarti?

Se non stiamo parlando di polluzioni notturne, gli orgasmi raggiunti senza toccarsi non arrivano quasi mai senza stimolazione. In genere ci vuole un bel po’ di edging (orgasmo controllato, ndr), giocando sul limite dell’eccitazione; un uomo si porta vicinissimo all’orgasmo, usando le mani, e poi un altro lo fa venire scopandolo. Comunque sì, mi è successo.

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Stiamo per aprire la nostra relazione! Consigli?

Prendete molti appunti per il vostro inevitabile memoir.

Perché il mio fidanzato non vuole farmi vedere il buco del culo? Stiamo insieme da quasi dieci anni.

Non è ancora pronto a presentarti il suo gemello parassita.

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Mi sono stufato dei miei interessi sessuali. Come faccio a trovare cose nuove?

C’è chi ama provare nuove cose solo per lo sfizio di farlo, e l’eccitazione risiede nella novità. Se sei una di queste persone, puoi trovare nuove cose da provare guardando porno, leggendo testi erotici o compilando un elenco delle cose che ancora non hai fatto. Ma per ottenere i risultati migliori – esperienze positive, scariche di endorfine, orgasmi senza toccarsi – pensa ai tuoi interessi attuali e a quei giochi o quei kink che ne costituirebbero un’estensione naturale. Se ti piace farti legare, prova il bondage; se ti piace farti sculacciare, prova l’impact play; se ti piace fare sesso dove potrebbero beccarti, prova a farlo in un posto dove sicuramente sarai beccato, tipo un sex club, una festa di scambisti, un battesimo, eccetera.

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Cosa consigli per momenti d’intimità che non prevedano il sesso?

Trovate piccole cose fattibili che non prevedono né richiedono la conversazione e fatele tutti i giorni. Per esempio, io mi alzo per primo e faccio colazione. Quando scende Terry, prepara il caffè e appena si siede io mi alzo e gli faccio le uova. A volte restiamo seduti in silenzio (presi dai rispettivi telefoni), altre volte parliamo (sempre con un occhio ai telefoni). Perciò trova qualche piccola cosa che puoi fare quotidianamente per il partner e falla ogni santo giorno.

(Traduzione di Francesco Graziosi)

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