- Secondo Europol il numero delle vittime dell’attacco informatico in corso da tre giorni non è aumentato e in Europa la situazione appare stabile, forse perché nel fine settimana i software di sicurezza sono stati aggiornati. Circa 200mila computer in 150 paesi hanno subìto un attacco informatico a partire da venerdì 12 maggio: banche, ospedali e agenzie governative sono state bersaglio degli hacker che hanno sfruttato la vulnerabilità dei vecchi sistemi operativi. L’attacco informatico Wanna cry, che si diffonde molto rapidamente, è riuscito a infettare una rete a partire da un singolo computer per poi avanzare una richiesta di riscatto di 300 dollari in bitcoin per sbloccare il sistema.
- Nel corso della notte la polizia italiana ha smantellato in Calabria la cosca di ’ndrangheta che fa capo alla famiglia Arena. La cosca era riuscita a prendere il controllo del Centro di accoglienza richiedenti asilo (Cara) di Isola Capo Rizzuto (Crotone), uno dei più grandi d’Europa, tramite il governatore della Confraternita della misericordia Leonardo Sacco, che gestisce il Cara. Gli appalti venivano affidati ad aziende appositamente costituite dagli Arena e da altre famiglie di ’ndrangheta per spartirsi i fondi destinati all’accoglienza dei migranti. Tra le 68 persone fermate, oltre a Sacco, anche il parroco di Isola Capo Rizzuto, Edoardo Scordio.
- Nel Nord-Reno Westfalia, in Germania, l’Unione cristianodemocratica (Cdu) di Angela Merkel ha vinto le elezioni per il rinnovo del Landtag con il 33 per cento dei voti. I socialdemocratici (Spd) di Martin Schulz seguono con il 31,2 per cento. La coalizione uscente Spd-Verdi ha perso complessivamente il 12,8 per cento dei voti e potrebbe quindi essere sostituita da un’alleanza tra Cdu e liberaldemocratici (Fdp). Il partito della sinistra, die Linke, pur avendo raddoppiato il suo risultato di cinque anni fa, con il 4,9 per cento dei voti non ha superato la soglia di sbarramento.
- Continua la tensione in Costa d’Avorio nelle due principali città del paese, Abidjan, capitale economica, e Bouaké. Il 15 maggio mattina l’esercito fedele al governo è intervenuto per mettere fine a un ammutinamento in corso dal 12 maggio. Gli ammutinati chiedono 12 milioni di franchi Cfa (18mila euro) di arretrati non pagati a testa e a gennaio avevano ottenuto il pagamento di 5 milioni (7.500 euro), con la promessa di ricevere il resto della somma questo mese.
- Almeno 115 persone sono morte di colera a Sanaa, nello Yemen. Nella capitale, controllata dai ribelli houthi, dalla fine di aprile è in corso un’epidemia e gli ospedali della città sono affollati di malati. Secondo la Croce Rossa il numero di casi sospetti nel paese si è triplicato in una settimana, superando gli 8.500. Secondo le Nazioni Unite la carestia e la guerra civile rendono inaccessibile l’acqua potabile per almeno due terzi della popolazione, aumentando il rischio di epidemie.
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