Le crisi che il clima rende sempre più gravi
Le conseguenze dei cambiamenti climatici non possono essere lette solo in chiave ambientale ed economica. Hanno effetti importanti sulle crisi umanitarie in atto e ne creano di nuove. È ormai noto che esiste un legame tra la cattiva qualità e la scarsità d’acqua, la malnutrizione, i conflitti e gli esodi forzati, e che cambiamenti climatici ed emergenze umanitarie sono collegati. Con il riscaldamento globale aumenteranno i disastri naturali come le inondazioni e gli uragani, e s’intensificheranno fenomeni più graduali, come la siccità.
Secondo un recente rapporto presentato alle Nazioni Unite, a subire l’impatto dei cambiamenti climatici sarà soprattutto chi vive in povertà. I paesi non industrializzati sopporteranno circa il 75 per cento dei costi, e questo metterà in pericolo le loro fonti di approvvigionamento. Da tempo le équipe di Medici senza frontiere (Msf) si confrontano con i problemi di salute di centinaia di migliaia di persone che vivono in aree colpite dalla siccità e con poche scorte alimentari, come il Sahel, o messe in ginocchio da disastri naturali, come il Mozambico.
La comunità internazionale è pronta ad affrontare queste gravi conseguenze umanitarie? Se ne parla a Ferrara, durante il festival di Internazionale, il 5 ottobre con Mit Philips, di Msf, Luca Mercalli e Marco Fratoddi. Modera Ilaria Sotis, giornalista Rai.