Cinque documentari brevi da vedere mentre si è a casa
Durante questi giorni di forzata permanenza a casa si può provare a recuperare molto di quello che di solito non si riesce a fare. Se per un po’ di tempo non volete pensare al coronavirus, ecco cinque brevi documentari pubblicati sul sito di Internazionale che forse non avete avuto tempo di vedere.
I giovani ucraini che sfidano le radiazioni di Černobyl
Alessandro Tesei e Pierpaolo Mittica , 10 minuti (2019)
Negli ultimi anni alcuni ragazzi ucraini hanno cominciato a entrare illegalmente nella zona contaminata di Černobyl per esplorarne le rovine e introdursi negli edifici abbandonati dopo l’incidente. Si definiscono “stalker”, nome ispirato all’omonimo film di fantascienza realizzato nel 1979 da Andrej Tarkovskij. Il documentario segue alcuni di questi giovani nella zona di esclusione, per capire chi sono e perché ci vanno.
La generazione dei nati liberi è pronta a cambiare il Sudafrica
Ilvy Njiokiktjien, 15 minuti (2019)
Nelson Mandela, primo presidente nero del Sudafrica, riponeva grandi speranze nei cosiddetti nati liberi (la generazione che non ha conosciuto la segregazione razziale) definendoli i “leader del futuro”. La fotografa e giornalista olandese Ilvy Njiokiktjien ha cercato di capire quali sono gli ostacoli che i giovani sudafricani ancora incontrano: “Sulla carta, ora c’è uguaglianza per tutti. Ma in molti ancora vivono sulla loro pelle le conseguenze dell’apartheid”, spiega l’autrice.
Come i droni stanno ridisegnando le città
Marcus Fairs e Oliver Manzi, 18 minuti (2018)
Considerati per anni oggetti complessi e costosi, oggi i droni sono usati in diversi settori e influenzano il modo in cui gli urbanisti e i progettisti ripensano gli edifici e le città. Le grandi metropoli, come Tokyo per esempio, si stanno sviluppando sempre più in verticale, preparandosi in futuro a spostare il trasporto urbano dalla terra al cielo. L’impatto di questi veicoli sulla vita delle persone solleva molte questioni legate alla privacy e alla sicurezza.
L’esportazione di avocado sta prosciugando il Cile
Thomson Reuters Foundation, 26 minuti (2019)
Il Cile è il terzo esportatore di avocado al mondo. Petorca si trova nella regione di Valparaíso, principale area del paese di produzione dell’avocado della varietà Hass. Quando nel 2006 sono arrivate le grandi aziende per coltivare il frutto tropicale, chiamato anche “oro verde”, sono nati conflitti per le risorse idriche tra la comunità locale e le imprese agroalimentari. “Se si parla di acqua, il consumo umano dovrebbe avere la precedenza”, dice Catalina Espinoza Pulgar, abitante della zona.
L’identità ribelle di Hong Kong
Marco Simoncelli e Davide Lemmi, 13 minuti (2019)
Nell’ex colonia britannica per mesi migliaia di persone hanno manifestato contro l’autoritarismo di Pechino. La protesta è diventata una lotta per il futuro della città, che rivendica una forte identità costruita sul multiculturalismo. Il documentario è un viaggio nell’anima di Hong Kong attraverso le voci degli abitanti e dei giovani artisti che con le loro opere hanno caratterizzato fortemente la protesta.