Sono 93.384 i nuovi contagi da covid-19 registrati in Italia nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della salute, numeri che non si raggiungevano dal 5 febbraio. L’11 luglio il ministro della salute Roberto Speranza ha confermato che la quarta dose, cioè la possibilità di ricevere una seconda dose di richiamo dei vaccini contro il coronavirus, sarà estesa alle persone sopra i 60 anni. La decisione è stata presa per il recente aumento dei pazienti covid ospedalizzati.
In una settimana, dal 5 al 12 luglio, il numero dei ricoverati negli ospedali italiani è cresciuto del 35 per cento. Un aumento notevole rispetto all’incremento del 19 per cento registrato nel corso della prima settimana di luglio. La decisione era attesa da tempo. L’11 luglio l’Agenzia europea per i medicinali (Ema) ha consigliato ai governi dell’Unione di estendere la somministrazione della seconda dose di richiamo “quando i tassi di contagio aumentano”. Lo stesso giorno Speranza ha dichiarato che “la battaglia del Covid è ancora in corso e dobbiamo tutti insieme tenere un livello di attenzione e di prudenza”.
Il ministro ha poi esortato i cittadini a seguire le nuove indicazioni, sottolineando l’efficacia dei vaccini nel prevenire ospedalizzazioni gravi: “Con lo stesso numero di casi che abbiamo oggi, in altri momenti, quando eravamo senza vaccino, eravamo costretti a chiusure drammatiche”.
Secondo la federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere (Fiaso), i dati sembrano confermare che le nuove sottovarianti di omicron ba4 e ba5 hanno un tasso di contagiosità elevato, ma sintomi più lievi grazie ai vaccini. A ricevere la quarta dose – o secondo booster – saranno circa 13 milioni di persone: i cittadini over 60 e i soggetti fragili di età superiore ai 12 anni.
La campagna vaccinale è iniziata a pieno regime: il 14 luglio sono state somministrate già 55mila dosi. Era dal 25 marzo che, in termini assoluti, non si vedeva un numero così alto di vaccinazioni effettuate in un giorno. Per completare il piano vaccinale saranno messi in funzione un hub vaccinale ogni 50mila abitanti, e altri punti vaccinali presso presidi ospedalieri, case della salute, medici di medicina generale e farmacie. Il direttore dell’unità di completamento della campagna vaccinale, il generale Tommaso Petroni, ha invitato le regioni a “porre in essere un’organizzazione dedicata” per raggiungere un target nazionale di somministrazioni giornaliere “che dovrebbe attestarsi almeno alle 100 mila dosi”. La quarta dose del vaccino, che viene somministrata a distanza di almeno 120 giorni dalla terza, era disponibile già da aprile per le persone di età superiore agli 80 anni o quelle sopra ai 60, con particolari problemi di salute.
Il ministero della salute ha dichiarato che per la quarta dose verranno utilizzati solo vaccini a mRna, indipendentemente dai tipi usati per le altre dosi. Gli unici due autorizzati dalle agenzie internazionali sono Pfizer e Moderna, con l’obbligo di somministrare Pfizer ai ragazzi tra i 12 e i 17 anni.
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