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<em>Alice Liddell as the beggar maid</em>, 1859. (Charles Lutwidge Dodgson, Collection of Tomsk Regional Art Museum)
Il monte degli ulivi, Gerusalemme, 1858. (Francis Frith, Collection of Tomsk Regional Art Museum)
Arthur Hughes e sua figlia Agnes, 12 settembre 1863. (Charles Lutwidge Dodgson, Collection of Tomsk Regional Art Museum)
<em>In the garden</em>, 1867. (Julia Margaret Cameron, Collection of Tomsk Regional Art Museum)
<em>May is coming</em>, 1862. (Henry Peach Robinson, Collection of Tomsk Regional Art Museum)
Edimburgo da Calton hill, 1870-1880. (James Valentine, Rosphoto's collection)
<em>Reel of Tulloch</em>, 1870-1880. (James Valentine, Rosphoto collection)
Dopo Perugino, 1865. (Julia Margaret Cameron, Collection of Tomsk Regional Art Museum)
Campo di grano, agosto 1856. (Henry White, Collection of Tomsk Regional Art Museum)
La piramide e la sfinge di Giza, 1858. (Francis Frith, Collection of Tomsk Regional Art Museum)
Il castello di Inveraray, Scozia, 1870-1880. (James Valentine, Rosphoto collection)
<em>A crocodile on a sandy bank</em>, 1856–1857. (Francis Frith, Collection of Tomsk Regional Art Museum)

I primi passi della fotografia 

Fino al 1 febbraio 2015 la galleria Rosphoto, a San Pietroburgo, ospita la mostra Photography of the victorian age.

L’esposizione è dedicata al periodo conosciuto come epoca vittoriana e più precisamente alle immagini realizzate da artisti e fotografi tra il 1850 e il 1870.

Gli artisti dell’età vittoriana si richiamavano alla pittura e alla letteratura medievali e ritraevano soggetti della vita quotidiana avvolti da atmosfere legate alla spiritualità. Tra questi la confraternita dei preraffaelliti, fondata da Dante Gabriele Rossetti, si ispirava a testi biblici e letterari di autori come William Shakespeare e Dante Alighieri.

L’invenzione della fotografia, presentata alla Grande esposizione universale di Londra nel 1851, influenzò il linguaggio delle altre arti, prima tra tutte la pittura. E spinse molti artisti a sperimentare il nuovo strumento di riproduzione della realtà.

La mostra ospita le opere di vari artisti tra cui Dante Gabriel Rossetti e Lewis Carroll, e quelle di fotografi come Roger Fenton, considerato il primo reporter di guerra, lady Clementina Hawarden, una delle più note ritrattiste dell’epoca e George Washington Wilson, considerato il maestro della fotografia di architettura e paesaggio del Regno Unito e d’Irlanda.

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