L’oltraggio a Roma
Sono 28 i tifosi olandesi del Feyenoord arrestati per aver partecipato agli incidenti avvenuti il 18 e il 19 febbraio in piazza di Spagna a Roma. Per almeno sei di loro l’accusa è di resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale e lesioni.
Intanto si contano i danni e aumentano le polemiche. Secondo la sovrintendenza ai beni culturali i danni inflitti alla fontana della Barcaccia, realizzata da Pietro e Gian Lorenzo Bernini ai piedi di Trinità dei Monti e completata nel 1629, sono maggiori del previsto. Durante la verifica sono stati trovati altri piccoli danni oltre a quelli già accertati al candelabro centrale della fontana.
“La gestione della sicurezza ha falle grandi e intollerabili: prefettura e questura hanno assicurato che tutto era sotto controllo, abbiamo visto cosa è successo. Azioni di questo tipo non possono accadere. Le forze dell’ordine devono continuare a fare il loro lavoro, ma questa volta ci sono delle responsabilità chiare in quanto successo”, ha dichiarato il sindaco di Roma Ignazio Marino. “Le forze di sicurezza italiane sapevano che, su questi quattromila-cinquemila tifosi, 500 erano stati definiti pericolosi dalle autorità del loro paese. Credo che la gestione dei vertici della sicurezza sia stata effettivamente carente. Si dovevano prendere misure differenti da parte di chi ha la responsabilità di vertice della sicurezza in città, quindi la prefettura, la questura, il ministero dell’Interno, ed evitare che queste persone arrivassero nel cuore della città. E soprattutto che ci arrivassero con bottiglie di alcolici che si erano portati da soli”.