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Pinguini sulla riva di baia Almirantazgo. (Natacha Pisarenko, Ap/Ansa)
Ufficiali della marina cilena vanno a prendere un gruppo di scienziati arrivati in Antartide per alcune ricerche, il 22 gennaio. (Natacha Pisarenko, Ap/Ansa)
Alcuni cartelli segnano la distanza di alcune città dalla vicina stazione cilena di Escudero. (Natacha Pisarenko, Ap/Ansa)
L’ecologista Peter Convey svolge ricerche sull’isola Deception, il 24 gennaio. Convey da 25 anni visita l’Antartide per studiare l’evoluzione della specie in un continente isolato. (Natacha Pisarenko, Ap/Ansa)
Una chiesa illuminata nella città Villa Las Estrellas, il 20 gennaio. (Natacha Pisarenko, Ap/Ansa)
Un dipendente dell’istituto antartico cileno sull’isola Robert, il 24 gennaio. (Natacha Pisarenko, Ap/Ansa)
L’alloggio usato dagli scienziati che fanno ricerche sull’arcipelago. (Natacha Pisarenko, Ap/Ansa)
Il sommozzatore Luis Torres fa un test all’acqua davanti alla stazione scientifica cilena di Villa Las Estrellas. (Natacha Pisarenko, Ap/Ansa)
Una chiesa ortodossa sull’isola King George. (Natacha Pisarenko, Ap/Ansa)

Alla fine del mondo

Ogni anno migliaia di scienziati di diverse nazionalità e specializzazioni vanno in Antartide, il continente più meridionale e più freddo della Terra, per portare avanti i loro studi. Il territorio, conteso tra Argentina, Australia, Cile, Francia, Nuova Zelanda, Norvegia, Regno Unito, è governato dal Trattato antartico, che vieta le attività militari e minerarie, sostiene la ricerca scientifica e protegge le ecozone.

I ricercatori indagano sugli esseri viventi che abitano l’Antartide, gli effetti del riscaldamento globale, le tracce lasciate dal big bang, le particolarità biologiche che potenzialmente potrebbero portare alla scoperta di nuove medicine e i segni dell’inarrestabile scioglimento dei ghiacci.

Per una decina di giorni di gennaio, nel freddo dell’estate antartica, la fotografa Natacha Pisarenko ha seguito i loro lavori.

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