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Alcune vedove lanciano polvere colorata su un poliziotto nell’ashram Meera Sahabhagini a Vrindavan, il 3 marzo. (Bernat Armangue, Ap/Ansa)
Una studentessa dell’università Rabindra Bharati a Calcutta, il 2 marzo. (Rupak De Chowdhuri, Reuters/Contrasto)
Alcune vedove ballano con Bindeshwar Pathak (al centro), fondatore dell’ong Sulabh International a Vrindavan, il 3 marzo. (Tsering Topgyal, Ap/Ansa)
Un fedele indù si inginocchia durante le preghiere nel tempio Nandagram a Nandgaon, il 28 febbraio. (Saurabh Das, Ap/Ansa)
Il tempio Nandagram a Nandgaon, il 28 febbraio. (Saurabh Das, Ap/Ansa)
Petali di fiori lanciati su una vedova a Varanasi, il 20 febbraio. (Prabhat Kumar Verma, Pacific Press/LightRocket/Getty Images)
Un uomo canta inni religiosi a Barsana, il 27 febbraio. (Ahmad Masood, Reuters/Contrasto)
Due vedove partecipano alle celebrazioni della festa di Holi, in un ashram di Vrindavan, il 4 marzo. (Ahmad Masood, Reuters/Contrasto)
Fedeli indù pregano a Barsana, il 27 febbraio. (Saurabh Das, Ap/Ansa)
Un ritratto Sima Chohan, una vedova di 40 anni, dopo le celebrazioni di Holi a Vrindavan, il 3 marzo. (Bernat Armangue, Ap/Ansa)

La festa dei colori

Sono già cominciate le celebrazioni dell’Holi, la festa indù che celebra l’arrivo della primavera e che quest’anno comincia il 6 marzo. La festa dei colori segna la fine della stagione invernale in India, Nepal, Pakistan, Bangladesh e altri paesi in cui sono presenti comunità indù. Durante la festa, che ricorda il carnevale occidentale, i partecipanti si lanciano polvere colorata e fiori.

Ai festeggiamenti non possono però partecipare le vedove, che secondo la cultura indù dovrebbero rinunciare a ogni piacere terreno e spesso sono abbandonate dalle famiglie. L’ong Sulabh international ha organizzato tre giorni di festa dedicati a un gruppo di queste donne che si sono rifugiate nelle città sante di Vrindavan e di Varanasi, per liberarle dallo stigma che le circonda. L’ong ha festeggiato negli ashram con più di mille vedove, usando una tonnellata e mezzo di petali e una tonnellata di gulal, la tradizionale polvere colorata.

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