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<em>Le ombre del cambiamento</em>, Groenlandia, 2009 Nella foto, inuit a Uummannaq. (Stanley Greene, Noor)
<em>L’energia eolica</em>, Cina, 2010. Nella foto, un impianto chimico vicino a Chayouzhongqi. (Kadir Van Lohuizen, Noor)
<em>La penisola Yamal</em>, Russia, 2009. Nella foto, una famiglia cerca di usare i telefoni cellulari. (Yuri Kozyrev, Noor)
<em>L’energia geotermica</em>, Islanda, 2010. Nella foto, la piscina geotermale di Laugardaslaug. (Pep Bonet, Noor)
<em>Hybris</em>, Italia, 2014. Nella foto, Corigliano Calabro. (Francesco Zizola, Noor)
<em>Paesaggi del successo</em>, Kurdistan iracheno, 2014. Nella foto, un parco acquatico nei dintorni di Erbil. (Andrea Bruce, Noor)
<em>Fracking in Pennsylvania</em>, Stati Uniti, 2014. Nella foto, un impianto di trivellazione nella contea di Bradford. (Nina Berman, Noor)
<em>Acqua contesa</em>, Israele, Lesotho, Sud Sudan | 2006-2011. Nella foto, un ragazzo dinka guida una mandria, Sud Sudan. (Francesco Zizola, Noor)
<em>Las Vegas</em>, Stati Uniti, 2010. Nella foto, Las Vegas è una metropoli di due milioni di persone, costruita nel deserto più arido del Nord America. (Nina Berman, Noor)
<em>Piantate gli alberi!</em>, Repubblica Democratica del Congo, 2010. Nella foto, un ranger nel parco nazionale di Virunga a Rumangabo. (Alixandra Fazzina, Noor)
<em>L’inquinamento a Dzerzhinsk e Nikel</em>, Russia, 2009. Nella foto, una strada di Nikel, al confine con la Norvegia. L’area è una delle più inquinate del mondo a causa della presenza di una grande fabbrica di nichel. (Yuri Kozyrev, Noor)
<em>Katrina</em>, Stati Uniti, 2006. Nella foto, dopo il passaggio dell’uragano Katrina a New Orleans. (Stanley Greene, Noor)

Diario di un pianeta

A Noor journal on the changing planet, 2009-2015 è la mostra dell’agenzia Noor, all’interno della nuova edizione del festival Fotografia europea a Reggio Emilia.

Noor è l’agenzia che quest’anno è stata invitata al festival dal 14 al 16 maggio per essere la protagonista di workshop, pranzi d’autore, proiezioni e dibattiti. Tra i fotografi che parteciperanno ci sono Francesco Zizola, Pep Bonet, Stanley Greene, Nina Berman e Benedicte Kurzen.

La mostra, in linea con il tema del festival “effetto Terra”, è un progetto collettivo che vuole individuare effetti e conseguenze dei cambiamenti climatici. Il lavoro è nato nel 2009, in occasione della conferenza sul clima delle Nazioni unite di Copenaghen, con il titolo Consequences. A questa fase ne è seguita un’altra, Solutions, dedicata a esperienze capaci di affrontare il problema. La mostra è costruita su una selezione delle due parti, arricchita da immagini più recenti e inedite.

A Noor journal on the changing planet, 2009-2015 sarà aperta al pubblico dal 15 maggio al 26 luglio 2015, nei chiostri di san Pietro, a Reggio Emilia.

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