Nella palude del Vietnam
Quarant’anni fa, il 30 aprile 1975, i militari nordvietnamiti entrarono a Saigon, capitale del Vietnam del Sud. Quel giorno finì la guerra del Vietnam e la città fu rinominata Ho Chi Minh. Il paese asiatico, diviso in due dalla guerra fredda – il nord filorusso e il sud filostatunitense – era diventato teatro di un conflitto internazionale, in cui gli Stati Uniti erano entrati ufficialmente nel 1965 (dopo l’incidente nel golfo del Tonchino) incrementando progressivamente le loro forze in aiuto al Vietnam del Sud, fino a impegnare un’enorme quantità di forze terrestri, aeree e navali, con un picco di 550mila soldati nel 1969.
Le perdite vietnamite, alla fine della guerra, sono stimate tra il mezzo milione e i quattro milioni di morti. Si contarono più di 58mila soldati statunitensi uccisi e più di 153mila feriti. Lo sforzo bellico degli Stati Uniti era costato quasi 150 miliardi di dollari.
Alcune immagini della guerra del Vietnam sono entrate nella storia della fotografia e le più famose sono state scattate da fotografi dell’Associated Press, che ha vinto sei premi Pulitzer per la sua copertura del conflitto. Quattro riconoscimenti sono andati ai fotografi Nick Ut, Eddie Adams, Horst Faas e Sal Veder.