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Un albergo abbandonato usato come rifugio da molti migranti arrivati sull’isola di Kos, il 30 maggio. (Dan Kitwood, Getty Images)
Immigrati afgani vengono portati sulla spiaggia dell’isola di Kos, il 27 maggio 2015. (Angelos Tzortzinis, Afp)
Un migrante cerca di accendere un fuoco sul tetto di un albergo abbandonato usato come rifugio sull’isola di Kos, il 29 maggio (Dan Kitwood, Getty Images)
Una donna afgana a Kos, il 27 maggio. (Yannis Behrakis, Reuters/Contrasto)
Migranti appena arrivati sull’isola di Kos e diretti a un rifugio temporaneo, il 31 maggio. (Dan Kitwood, Getty Images)
Il porto dell’isola di Kos, meta di molti turisti, il 30 maggio. (Dan Kitwood, Getty Images)
Migranti aspettano di entrare nella stazione di polizia di Kos, per ottenere i permessi per proseguire il loro viaggio verso l’Europa, il 29 maggio. (Dan Kitwood, Getty Images)
Una famiglia sul tetto di un albergo a Kos, il 30 maggio. (Dan Kitwood, Getty Images)
Sulla spiaggia di Kos, il 30 maggio. (Dan Kitwood, Getty Images)
Un uomo afgano arrivato a Kos dalla Turchia cerca di mettersi in contatto con la sua famiglia, il 28 maggio. (Yannis Behrakis, Reuters/Contrasto)

Alle porte dell’Europa

Non è solo l’Italia la porta per l’Europa: sono sempre di più i migranti che passano per la Grecia nel loro viaggio verso il nord dell’Europa. Le autorità greche sono attualmente alle prese con l’emergenza di centinaia di profughi arrivati sull’isola di Kos: 1.200 persone, soprattutto siriane, sono sbarcate in questi giorni sull’isola e sono costrette a vivere per strada o in alberghi abbandonati. Kos si trova a pochi chilometri dalla coste turche ed è quindi facilmente raggiungibile dai profughi.

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