La crisi dei rifiuti infiamma il Libano
Secondo gli organizzatori quella del 29 agosto è stata la più grande manifestazione mai organizzata dalla società civile libanese e ora il governo di Beirut è sotto pressione, visto l’ultimatum di 72 ore lanciato dal movimento per trovare una soluzione alla “crisi dei rifiuti”. “La vostra ora è suonata”, hanno scandito in piazza i promotori della campagna cittadina “Puzzate”, minacciando un’escalation delle proteste.
La causa scatenante delle manifestazioni, in corso da una settimana, è il mancato intervento delle autorità nella crisi dello smaltimento dei rifiuti che hanno invaso la città. Ma al governo di unità nazionale si rimproverano anche la debolezza, la corruzione e l’inefficienza. Un morto e più di dieci feriti è il bilancio provvisorio degli scontri.