Il sublime nell’ordinario
Ha ritratto Sean Connery nel ruolo di James Bond e i Beatles sul set del film A hard day’s night. E poi Jane Fonda dietro le quinte di Barbarella.
Ma David Hurn, classe 1934, ammette che preferisce raccontare la storia delle persone comuni: la fila agli uffici postali, le strade affollate, i pendolari. Il suo obiettivo, ha spiegato, è sempre stato quello di fotografare “momenti sublimi della vita quotidiana”.
Il risultato del suo lavoro, cominciato negli anni cinquanta da autodidatta, “è una tensione tra l’immaginario più conosciuto degli anni sessanta e il flusso dell’ordinario”, spiega il giornalista del New York Times John Leland.
La mostra David Hurn: the 60s raccoglie molte delle immagini del libro omonimo, pubblicato da Reel Art Press, scattate da Hurn negli anni sessanta. Il volume riesce a raccontare la varietà dei temi e degli stili affrontati dall’autore: dalla moda al reportage, dalla street photography alla pubblicità. Ecco dunque i ritratti delle icone della cultura pop dell’epoca accanto alle foto delle vacanze al mare delle famiglie britanniche, le proteste londinesi contro la guerra del Vietnam accanto alle pubblicazioni per riviste come Harper’s Bazaar.
La mostra è esposta alla Magnum print room di Londra fino al 31 gennaio 2015.