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La squadra di calcio Atletico diritti formata da migranti, ex detenuti e studenti universitari, 2015. (Francesco Zizola)
Un reportage fotografico sulla multiculturalità di Roma. Monteleone ha ritratto le diverse comunità “spogliandole” delle loro condizioni sociali o economiche. (Davide Monteleone)
Mosaico forzato, una lezione di danza nel centro anziani di viale Giorgio Morandi a Tor Sapienza, 2015. (Tommaso Protti)
I fiumaroli, una famiglia di pescatori d’anguille che vive e lavora sul fiume Tevere. (Giorgio Guastalla)
Urban solitude, Tor Pagnotta Due. Alessandro Lacché esplora cinque quartieri di nuova costruzione, 2014. (Alessandro Lacchè)
Cardo pasoliniano, sulla strada per la Cecchignola, 2015. (Stefano De Luigi)
The right place. Tommaso e Donatella, un ex falegname e una ex parrucchiera, entrambi disoccupati, che oggi vivono in una roulotte, 2014. (Fabio Moscatelli)
Categoria giovani emergenti (meno di 26 anni), quartiere Garbatella, 2015. (Isabella Borrelli)
Categoria giovani emergenti (meno di 26 anni). L’unica associazione sportiva dilettantistica in Italia riconosciuta dall’Unhcr (Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati), la Liberi Nantes, impegnata nel garantire la libertà di fare sport a rifugiati e richiedenti asilo, provenienti da paesi in guerra. Foto del 2012. (Lucia D’Amato)
Roma surreale, due uomini si allenano all’acquedotto tuscolano, 2013. (Viviana Peretti)
Settecamini, Roma est, 2014. (Sara Camilli)

Oltre le mura di Roma

Oltre le mura di Roma è un progetto che ha l’obiettivo di coinvolgere gli abitanti della capitale attraverso il racconto fotografico delle sue periferie. Cominciato nel gennaio del 2015, ha avuto inizialmente come protagonisti i fotoreporter italiani Francesco Zizola, Stefano De Luigi, Davide Monteleone, Angelo Turetta e Tommaso Protti. I cinque autori sono poi diventati i componenti della giura del concorso alla base della seconda fase del progetto.

Il concorso, organizzato dai Global shapers, giovani tra i 20 e i 30 anni che realizzano progetti con finalità sociale, voleva “creare un ponte tra il centro di Roma e le sue periferie per promuovere una maggiore integrazione e coesione urbana”.

Tra i lavori esposti ci sono le lezioni di danza in un centro anziani di Tor Sapienza fotografate da Tommaso Protti, il parco della Caffarella ritratto da Ivan Consalvo, le donne “per strada” del quartiere Settecamini negli scatti di Sara Camilli e le immagini più surreali di Viviana Peretti sull’acquedotto della zona tuscolana. Nella categoria giovani emergenti, ci sono Isabella Borrelli e Lucia D’Amato. E poi sono esposti singoli scatti, tra gli altri, di Francesco Conti, Nicola Delle Donne e Viviana Peretti, selezionati con la menzione speciale dalla giuria.

Il museo Macro Testaccio ospiterà la mostra dal 21 gennaio al 10 marzo 2016.

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