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Doppio profilo (l’attrice Florence Marly), 1942. (Annemarie Heinrich, Per gentile concessione della galleria Nailya Alexander)
L’occhio (l’attrice Eliza Christian Galve), 1949. (Annemarie Heinrich, Per gentile concessione della galleria Nailya Alexander)
Nudo 33, 1938. (Annemarie Heinrich, Per gentile concessione della galleria Nailya Alexander)
Picassiana (Anthony Tudor), 1955. (Annemarie Heinrich, Per gentile concessione della galleria Nailya Alexander)
Beba Bidart, 1940. (Annemarie Heinrich, Per gentile concessione della galleria Nailya Alexander)
Lo spirito della rosa (Serge Lifar), 1935. (Annemarie Heinrich, Per gentile concessione della galleria Nailya Alexander)
Nudo 13, 1938. (Annemarie Heinrich, Per gentile concessione della galleria Nailya Alexander)
Pablo Neruda, 1967. (Annemarie Heinrich, Per gentile concessione della galleria Nailya Alexander)

Glamour e modernità a Buenos Aires

La galleria Nailya Alexander presenta la prima mostra newyorchese dedicata ad Annemarie Heinrich (1912-2005), fotografa tedesca che nell’Argentina degli anni trenta ha dato un contributo fondamentale allo sviluppo e alla diffusione del ritratto di celebrità.

Heinrich nasce nel 1912 a Darmstadt, in Germania. Suo padre è un violinista ma anche un socialista, e decide di lasciare l’Europa temendo lo scoppio di un’altra guerra. Nel 1926 la famiglia Heinrich emigra a Buenos Aires. Prima di scoprire la fotografia, la ragazza studia danza, musica e scenografia, discipline che l’aiuteranno in seguito a fare scelte originali nella composizione e nell’illuminazione delle sue foto.

Dopo un apprendistato con fotografi europei emigrati in Sudamerica, a diciotto anni apre il suo primo studio. Heinrich vive circondata da attori, cantanti d’opera, danzatori e scrittori a cui chiede di posare davanti all’obiettivo. Heinrich diventa la creatrice di questo tipo di ritratti in Argentina e per quarant’anni collabora regolarmente con Radiolandia, la rivista più importante del paese dedicata al mondo dello spettacolo. Nel suo studio sono passati Pablo Neruda, Jorge Luis Borges, Carmen Miranda e una giovane attrice, Eva Duarte, che diventerà la first lady argentina Eva Perón.

Ai ritratti, Heinrich ha affiancato anche uno straordinario lavoro sui nudi, in cui dimostra tutta la sua concezione moderna delle forme femminili, oltre alla grande maestria tecnica.

La mostra Annemarie Heinrich: glamour and modernity in Buenos Aires sarà aperta al pubblico fino al 3 marzo 2016.

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