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Ristorante, Genga, Marche. (Silvia Camporesi)
Castello, Rovasenda, Piemonte. (Silvia Camporesi)
Interno, Borgo Taccone, Basilicata. (Silvia Camporesi)
Veduta, Roghudi, Calabria. (Silvia Camporesi)
Veduta, isola di Pianosa, Toscana. (Silvia Camporesi)
Hotel, Salsomaggiore Terme, Emilia Romagna. (Silvia Camporesi)
Veduta, Borgo Giuliano, Sicilia. (Silvia Camporesi)
Terme, Porretta Terme, Emilia Romagna. (Silvia Camporesi)
Cementificio, Alzano Lombardo, Lombardia. (Silvia Camporesi)
Hotel, Porretta Terme, Emilia Romagna. (Silvia Camporesi)

Atlante dell’Italia che scompare

La fotografa Silvia Camporesi ha esplorato nell’arco di un anno e mezzo tutte le venti regioni italiane alla ricerca di paesi ed edifici abbandonati. Atlas Italiae è il risultato di questa raccolta di immagini, una mappa ideale dell’Italia che sta scomparendo.

Tra borghi disabitati, architetture fatiscenti e vegetazione selvaggia, Camporesi presenta una collezione poetica di luoghi, fondata sulla ricerca di frammenti di memoria. Come scrive Marinella Paderni nel libro sul progetto: “Lo sguardo di Silvia Camporesi va oltre la pura registrazione di uno stato della realtà, è indirizzato sia a cogliere la tensione silenziosa di un’Italia degli estremi sia a rivelare per la prima volta qualità liminari, inespresse, portatrici di un mistero e di un incanto”.

La galleria del Cembalo di Roma, in collaborazione con la galleria z2o Sara Zanin, dedica al lavoro di Camporesi una mostra, aperta dal 20 febbraio al 9 aprile. I curatori hanno suddiviso le immagini tra stampe grande formato a colori e stampe più piccole in bianco e nero, colorate a mano con un procedimento attraverso cui l’artista cerca di restituire simbolicamente ai luoghi l’identità persa.

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