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Una baracca date alle fiamme dalla polizia. (Carl Court, Getty Images)
Gli agenti si confrontano con i migranti e gli attivisti residenti nel campo. (Carl Court, Getty Images)
Un attivista viene colpito dai getti d’acqua della polizia. (Carl Court, Getty Images)
Scontri tra polizia e migranti. (Carl Court, Getty Images)
Gli agenti raggiungono le proteste di migranti e attivisti. (Carl Court, Getty Images)
Attivisti e migranti si nascondono per evitare i getti d’acqua. (Carl Court, Getty Images)
Un migrante viene arrestato. (Carl Court, Getty Images)
Migranti con il cartello “Non siamo terroristi”, durante lo sgombero. (Carl Court, Getty Images)
La rimozione delle baracche del campo. (Carl Court, Getty Images)
Il campo durante le operazioni di sgombero. (Carl Court, Getty Images)

La resistenza di Calais

Dopo gli scontri del 29 febbraio, dovrebbero riprendere oggi le operazioni di demolizione di una parte dell’accampamento di migranti a Calais, chiamato la giungla. Migliaia di richiedenti asilo attendono in questa città portuale di riuscire a passare nel Regno Unito saltando sui camion trasportati dai treni nel tunnel sotto la Manica.

Il tribunale aveva dato il via libera allo smantellamento dell’area sud del campo, che secondo la prefettura ospita tra le 800 e le mille persone, 3.450 secondo le associazioni per i diritti umani. La sera del 29 febbraio circa 150 migranti hanno resistito alle operazioni delle forze dell’ordine lanciando pietre contro i veicoli diretti al porto. La polizia ha risposto con i lacrimogeni. I migranti e alcuni militanti britannici hanno lanciato pietre contro gli agenti e incendiato alcune baracche. La polizia ha poi ripreso il controllo della strada e arrestato tre attivisti e un migrante.

Le foto del fotografo di Getty Images Carl Court sono state scattate il 29 febbraio 2016.

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