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La Guangzhou opera house a Guangzhou, nella provincia cinese di Guangdong. “Come ciottoli levigati dall’acqua in un ruscello, il teatro di Guangzhou si inserisce armonicamente lungo le rive del fiume Zhujiang”, aveva detto Hadid al termine dei lavori. Il teatro è stato inaugurato nel 2010 con la prima rappresentazione in Cina della Turandot di Giacomo Puccini. (Ap/Ansa)
Il museo Maxxi a Roma. Il museo del quartiere Flaminio, inaugurato nel 2010 negli spazi un tempo occupati da una caserma, è formato da moduli che si intersecano e si sovrappongono, e ricordano la pianta di una moderna metropolitana. (Alberto Pizzoli, Afp)
Il Pabellón puente a Saragozza, Spagna. È un ponte sul fiume Ebro, costruito in occasione dell’Expo 2008, che collega l’area dell’esposizione universale con il quartiere dell’Almozara. È una struttura in fibra di vetro rinforzata, lunga 280 metri, che unisce la funzione di ponte pedonale a quella di spazio espositivo. (Philippe Desmazes, Afp)
L’interno del London aquatics centre, Londra. Il Guardian l’ha definita “la piscina comunale più sensazionale del mondo”. Questa cattedrale del nuoto, costruita per le Olimpiadi del 2012 e costata 269 milioni di sterline, è coperta da una struttura ondulata che poggia su tre soli sostegni. (View Pictures/Uig/Getty Images)
Il Riverside museum di Glasgow. Il museo, ribattezzato il Guggenheim di Glasgow, è la prima “grande opera” realizzata da Hadid nel Regno Unito. Il suo tetto a zig zag, rivestito di zinco, arriva a 36 metri di altezza e si specchia nel fiume Clyde. La struttura costruita al posto di un cantiere navale ospita un immenso spazio espositivo aperto di settemila metri quadrati. (View Pictures/Uig/Getty Images)
La Dongdaemun design plaza a Seoul. Con le sue linee curve e le sue eleganti strutture allungate, lo spazio urbano, inaugurato nel 2014, è considerato un perfetto esempio di neofuturismo, movimento che prende le distanze dal postmodernismo per abbracciare una sorta di fiducia in un futuro migliore, costruito su un rapporto più positivo con la tecnologia. (Thomas Peter, Reuters/Contrasto)
Phaeno. Die Experimentierlandschaft, a Wolfsburg, in Germania. Il Phaeno è un museo della scienza, completato nel 2005, che si trova nel centro di Wolfsburg, accanto alla Autostadt (la città dell’automobile), parco a tema della Volkswagen che ha sede proprio a Wolfsburg. Inizialmente doveva essere un museo dedicato all’arte. Il volume principale, lungo 154 metri, sembra sospeso in aria e può ricordare la struttura di un’astronave. (Jochen Luebke, Dpa/Ap/Ansa)
Il tetto della Guangzhou opera house a Guangzhou, nella provincia cinese di Guangdong. (Ng Han Guan, Ap/Ansa)
L’Heydar Aliyev centre a Baku, in Azerbaigian. Il centro culturale di 619mila metri quadrati, completato nel 2012 nella capitale azera, ospita un museo, un auditorium e un immenso atrio multifunzionale. All’epoca della sua costruzione (il cui costo stimato è di 250 milioni di dollari), alcune associazioni per i diritti umani hanno protestato perché gli abitanti dell’area sono stati sgomberati con la forza. (Aziz Karimov, Pacific Press/LightRocket/Getty Images)
Il Galaxy Soho complex di Pechino. Il centro commerciale Galaxy di Pechino è considerato l’opera più “spaziale” realizzata da Hadid. Quattro strutture a cupola sono collegate da una fluida e avvolgente teoria di ponti e piattaforme che sovrastano un canyon centrale. Qualcuno l’ha definito un “millefoglie smussato”. (Qilai Shen, Bloomberg/Getty Images)

L’opera di Zaha Hadid

Zaha Hadid è morta il 31 marzo a Miami per un attacco cardiaco. L’architetta britannica di origine irachene, è stata la prima donna a ricevere nel 2016 la medaglia d’oro del Royal institute of british architects, e a vincere nel 2004 il prestigioso premio Pritzker. Aveva 65 anni.

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