I vincitori della natura al World press photo
Lo scorso 18 febbraio la giuria del World press photo ha annunciato i vincitori della 59ª edizione del più importante premio fotogiornalistico.
La foto dell’anno è stata scattata dal freelance australiano Warren Richardson e mostra un uomo che fa passare un bambino attraverso il filo spinato a Röske, in Ungheria, al confine con la Serbia. Scelta per raccontare la situazione drammatica dei migranti, è stata selezionata tra 82.961 foto, scattate da 5.775 fotografi, provenienti da 128 paesi.
I lavori premiati sono stati divisi in otto categorie tra cui general news, sport, progetti a lungo termine e natura. Sono stati premiati 42 fotografi, provenienti da 21 paesi.
Il 29 aprile il museo di Roma in Trastevere inaugura la mostra con le foto di tutti i vincitori dell’edizione di quest’anno. Un percorso espositivo che racconta, attraverso le immagini, gli eventi più importanti accaduti nell’ultimo anno.
Proponiamo una selezione delle immagini che hanno vinto la categoria Natura storie.
Il primo premio è stato assegnato al reportage di Tim Laman, biologo e fotogiornalista del National Geographic, sugli oranghi che vivono a Sumatra e nel Borneo, in Indonesia. Sumatra e il Borneo sono infatti le zone che ospitano il maggior numero di oranghi al mondo, una specie in pericolo di estinzione. Secondo gli ambientalisti rischiano di sparirne almeno 60mila, anche a causa della caccia di frodo e del taglio illegale di legname. Inoltre, fin dagli anni novanta in Indonesia sono frequenti gli incendi, spesso appiccati per lasciare i terreni alle coltivazioni intensive, e questa pratica mette in pericolo la vita e la salute dei primati.
Il secondo premio è andato a Brent Stirton dell’agenzia Getty Images che ha raccontato il traffico illegale d’avorio in Africa che minaccia la sopravvivenza degli elefanti. Secondo studi recenti ogni anno in Africa i bracconieri uccidono circa 50mila elefanti, su una popolazione residua di appena 450mila esemplari. E questo commercio illecito ha un giro d’affari di venti miliardi di dollari all’anno, di cui tre miliardi solo per l’avorio.
Infine Christian Ziegler, collaboratore storico del National Geographic, ha vinto il terzo premio con un lavoro sulla vita dei camaleonti. Questi piccoli rettili, a cui appartengono 170 diverse specie, vivono in ambienti completamente differenti: dalle foreste ai deserti, dalle coste subtropicali alle alte montagne. Ma secondo gli esperti, più di un terzo degli esemplari è minacciato di estinzione.
La mostra a Roma durerà fino al 29 maggio 2016.