×

Fornisci il consenso ai cookie

Internazionale usa i cookie per mostrare alcuni contenuti esterni e proporti pubblicità in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di più o negare il consenso, consulta questa pagina.

Una tigre viene allenata da un operatore nel Tempio delle tigri nella provincia di Kanchanaburi, Thailandia, il 25 febbraio 2016. (Chaiwat Subprasom, Reuters/Contrasto)
L’entrata del Tempio delle tigri nella provincia di Kanchanaburi, Thailandia, il 25 febbraio 2016. (Chaiwat Subprasom, Reuters/Contrasto)
Nel Tempio delle tigri nella provincia di Kanchanaburi, Thailandia, il 25 febbraio 2016. (Chaiwat Subprasom, Reuters/Contrasto)
Volontari nella gabbia di una tigre, nel tempio nella provincia di Kanchanaburi, Thailandia, il 12 febbraio 2016. (Athit Perawongmetha, Reuters/Contrasto)
Il tatuaggio di un operatore che lavora al Tempio delle tigri nella provincia di Kanchanaburi, Thailandia, il 25 febbraio 2016. (Chaiwat Subprasom, Reuters/Contrasto)
Alcuni operatori che lavorano nel Tempio delle tigri, nella provincia di Kanchanaburi, Thailandia, il 25 febbraio 2016. (Chaiwat Subprasom, Reuters/Contrasto)
Al Tempio delle tigri nella provincia di Kanchanaburi, il 25 febbraio 2016. (Chaiwat Subprasom, Reuters/Contrasto)
Operatori cercano di sedare una tigre per trasferirla dal tempio nella provincia di Kanchanaburi, a una riserva naturale, il 30 maggio 2016. (Chaiwat Subprasom, Reuters/Contrasto)
Una tigre sedata viene portata via dal tempio nella provincia di Kanchanaburi, il 30 maggio 2016. Sarà trasferita in una riserva naturale. (Chaiwat Subprasom, Reuters/Contrasto)
Al Tempio delle tigri, operatori trasportano una tigre sedata per trasferirla in una riserva naturale, il 3 giugno 2016. (Chaiwat Subprasom, Reuters/Contrasto)

Il tempio delle tigri

Dopo una controversia che andava avanti da anni, i monaci del celebre Tempio delle tigri che si trova nella provincia di Kanchanaburi, a ovest di Bangkok, in Thailandia, hanno dovuto accettare di far sgomberare gli animali che ne facevano la fortuna tra i turisti.

I visitatori pagavano venti dollari per entrare e farsi fotografare con le tigri, mentre davano da mangiare ai cuccioli e camminavano in mezzo a loro.

Ma da alcuni mesi erano cominciate le accuse di abusi e di traffico illecito di animali selvatici, finché, il 30 maggio, le autorità hanno fatto irruzione con l’ordine di confiscare le 137 tigri e portarle in una riserva naturale.

I monaci si erano difesi spiegando che l’apatia delle tigri – che permetteva ai turisti di scattare foto abbracciati ai felini – non era ottenuta con la somministrazione di droghe o farmaci ma con uno speciale addestramento.

Nei freezer del tempio buddista sono stati trovati quaranta cadaveri di cuccioli di tigre. Le autorità tailandesi hanno incriminato tre monaci che stavano cercando di contrabbandare pelli di tigre e ciondoli realizzati con parti dei felini.

pubblicità