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Norma Devine is Sammy’s Mae West, New York, 1944. (Weegee, Internation center of photography)
Sammy’s night club on the Bowery, New York, dicembre 1944. (Weegee, Internation center of photography)
Shop window of tattoo parlor, New York, 1943. (Weegee, Internation center of photography)
Monty Reed, master of ceremonies at Sammy’s on the Bowery, New York, 1944. (Weegee, Internation center of photography)
U.S. Hotel at 263 Bowery, New York, 1943-1945. (Weegee, Internation center of photography)
The Bowery savings bank, New York, dicembre 1944. (Weegee, Internation center of photography)
Shorty, the Bowery Cherub, new year’s eve at Sammy’s bar, New York, 1943. (Weegee, Internation center of photography)
Under the Third avenue El, New York, 1943-1945. (Weegee, Internation center of photography)
All night mission, Bowery, New York, 1940. (Weegee, Internation center of photography)

A Bowery con Weegee

Bowery è una strada di Manhattan che delimita i quartieri di Chinatown, Little Italy e il Lower East side. Oggi è una zona gentrificata, che ha fatto spazio a negozi di lusso e condomini da ricchi. Ma tra gli anni quaranta e cinquanta rappresentava il lato oscuro della città, con hotel sgangherati da quattro soldi e locali notturni frequentati da poveri, outsider e borghesi in cerca di avventure.

Bowery era anche la casa di Arthur Fellig, che con lo pseudonimo di Weegee (1899-1968) ha fatto entrare le scene del crimine nella storia della fotografia.

Weegee non si occupava solo di cronaca nera: raccontava la sua città, New York, anche nei suoi aspetti più gioiosi. In quegli anni ha scattato più di trecento foto a Bowery, immagini che rappresentano una celebrazione del quartiere e dello spirito vitale che lo possedeva. “La cosa bella delle sue foto è che non giudicano o sfruttano la reputazione di Bowery. Ne viene fuori solo tanta umanità”, afferma Christopher George, curatore dell’International center of photography di New York (in cui è custodito l’intero archivio del fotografo) e della mostra Weegee’s Bowery, allestita nella galleria Mana contemporary di Jersey City, aperta fino al 5 agosto 2016.

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