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Peggy Guggenheim a Palazzo Venier dei Leoni con la scultura “Arco di petali” di Alexander Calder, e alle sue spalle il dipinto di Jean Arp “Scarpa azzurra rovesciata con due tacchi sotto una volta nera”, Venezia, primi anni cinquanta. (Fondazione Solomon R. Guggenheim/Archivio Cameraphoto Epoche/Donazione Cassa di risparmio di Venezia)
Peggy Guggenheim alla macchina da scrivere nella sua stanza dell’hotel Savoia & Jolanda in via degli Schiavoni, Venezia, 1948. (Fondazione Solomon R. Guggenheim/Archivio Cameraphoto Epoche/Donazione Cassa di risparmio di Venezia)
Peggy Guggenheim nella sua casa di Venezia, 1966. (Gianni Berengo Gardin)
Peggy Guggenheim sulla terrazza di Palazzo Venier dei Leoni, Venezia, primi anni cinquanta. (Fondazione Solomon R. Guggenheim/Archivio Cameraphoto Epoche/Donazione Cassa di risparmio di Venezia)
Peggy Guggenheim nella sua casa di Venezia, 1966. (Gianni Berengo Gardin)
Peggy Guggenheim con i suoi cani, seduta sul pozzo del giardino di Palazzo Venier dei Leoni, Venezia, primi anni cinquanta. (Fondazione Solomon R. Guggenheim/Archivio Cameraphoto Epoche/Donazione Cassa di risparmio di Venezia)
Giuseppe Marchioni, Giovanni Comisso, Peggy Guggenheim, Emilio Vedova e Giuseppe Santomaso, il giorno in cui fu conferita a Peggy Guggenheim la cittadinanza onoraria di Venezia, il 2 febbraio 1962. Il gruppo è seduto sulle scale del comune di Venezia. (Fondazione Solomon R. Guggenheim/Archivio Cameraphoto Epoche/Donazione Cassa di risparmio di Venezia)
Peggy Guggenheim nella sua camera da letto a Palazzo Venier dei Leoni, alle sue spalle la testata da letto in argento realizzata da Alexander Calder, Venezia, anni sessanta. (Fondazione Solomon R. Guggenheim/Archivio Cameraphoto Epoche/Donazione Cassa di risparmio di Venezia)

La valigia di Peggy Guggenheim

Peggy Guggenheim è stata la più celebre signora dell’arte. Nata a New York nel 1898, si trasferì molto giovane a Parigi, dove cominciò a frequentare artisti come Constantin Brâncuși e Marcel Duchamp. Fu Samuel Beckett a convincerla a occuparsi di arte contemporanea, in quanto “materia vivente”.

Nel 1938 aprì a Londra la sua prima galleria d’arte, dove esponeva mostre di Jean Cocteau e Vasily Kandinsky. Mentre in Europa stava per cominciare la seconda guerra mondiale, Guggenheim continuava ad occuparsi di arte: “Voglio acquistare un quadro al giorno”. Nel 1941, però, quando i nazisti occuparono Parigi fu costretta a tornare negli Stati Uniti. A New York, organizzò la prima mostra di Jackson Pollock, allora emergente.

Tornata in Europa, nel 1948, acquistà a Venezia palazzo Venier dei Leoni, sul Canal Grande, dove si trasferì con le sue opere. Fino alla sua morte, Guggenheim fu promotrice e ambasciatrice di tutte le avanguardie artistiche dell’epoca. Le sue collezioni, visitabili nei musei di Bilbao, Venezia e New York, comprendono capolavori di espressionismo e astrattismo e surrealismo, tra cui capolavori di Giorgio de Chirico, Salvador Dalí, René Magritte e Alberto Giacometti.

Al Palazzo Ducale di Genova la mostra fotografica Peggy Guggenheim, la valigia dell’arte ne ripercorre la biografia e soprattutto il suo rapporto con l’arte e con i principali artisti del novecento. La mostra sarà aperta fino al 4 settembre 2016.

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