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Amatrice, prima e dopo il terremoto. (Sopra: Google, sotto: Massimo Percossi/Ansa)
Amatrice, prima e dopo il terremoto. (Sopra: Google, sotto: Alessandra Tarantino, Ap/Ansa)
Pescara del Tronto, prima e dopo il terremoto. ((Sopra: Google, sotto: Cristiano Chiodi, Ansa)
Arquata del Tronto, prima e dopo il terremoto. ((Sopra: Google, sotto: Giuseppe Bellini, Getty Images)
Accumuli, prima e dopo il terremoto. ((Sopra: Google, sotto: Steve Scherer, Reuters/Contrasto)

Prima e dopo il terremoto

Il 24 agosto, alle ore 3.36, un terremoto di magnitudo 6 ha colpito l’Italia centrale e in particolare il Lazio, le Marche, l’Umbria e l’Abruzzo. I paesi più danneggiati sono stati Accumoli, Amatrice, Pescara del Tronto e Arquata del Tronto.

Il New York Times ha creato una gallery in cui mostra queste città prima e dopo il terremoto, documentando gli effetti che hanno avuto le scosse.

Accumoli, un comune di 667 abitanti in provincia di Rieti, è stato l’epicentro del terremoto. Le scosse hanno distrutto il centro storico e molti palazzi. Il sindaco Stefano Petrucci ha detto che in città non c’è più nemmeno una casa agibile.

Amatrice, un comune in provincia di Rieti di 2.650 abitanti e dista da Accumoli 8,5 chilometri, è stata gravemente colpita dalle scosse. Subito dopo il terremoto, il sindaco Sergio Pirozzi ha dichiarato: “metà del paese non esiste più”. Molti palazzi e costruzioni del centro storico, alcuni dei quali di epoca medievale, sono stati distrutti. Le strade principali del paese, via Roma e corso Umberto, sono coperte dalle macerie.

Anche ad Arquata del Tronto, comune di 1.178 abitanti in provincia di Ascoli Piceno che dista da Accumoli 9,6 chilometri, il terremoto ha provocato gravi danni, distruggendo la piazza principale e molti edifici, tra cui il municipio. Pescara del Tronto è una piccola frazione di 135 abitanti a 3,9 chilometri da Arquata del Tronto. Il terremoto l’ha completamente distrutta.

Al momento le vittime accertate sono 241.

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