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Roberto Marson nel lancio del giavellotto alle Paralimpiadi di Tokyo, 1964. (Memoria paralimpica)
Allenamento di scherma nel centro paraplegici di Ostia, negli anni cinquanta. (Memoria paralimpica)
Gli italiani alle Paralimpiadi di Tel Aviv, 1968. (Memoria paralimpica)
Una partita di tennis tavolo alle Paralimpiadi di Stoke Mandeville, Regno Unito, 1958. (Memoria paralimpica)
Allenamento di canoa a Ostia. (Memoria paralimpica)
L’apertura delle Paralimpiadi di Tokyo, 1964. (Memoria paralimpica)
Antonio Arizzi alle Paralimpiadi di Tel Aviv, 1968. (Memoria paralimpica)
Allenamento di nuoto in mare aperto a Fiumicino. (Memoria paralimpica)
Paralimpiadi di Arnhem, Paesi Bassi, 1980. (Memoria paralimpica)
Silvana Martino compete nel lancio del giavellotto a Stoke Mandeville, Regno Unito, 1962. (Memoria paralimpica)
Una gara di nuoto alle Paralimpiadi di Roma, 1960. (Memoria paralimpica)
Tiro con l’arco a Stoke Mandeville, Regno Unito, 1958. (Memoria paralimpica)
Paralimpiadi di Tokyo, 1964. (Memoria paralimpica)

L’Italia alle Paralimpiadi

Il 7 settembre comincia a Rio de Janeiro la quindicesima edizione delle Paralimpiadi. Ci saranno 23 sport in gara e quattromila atleti di più di 170 nazionalità diverse. A Rio ci saranno anche cento italiani.

Già nel 1948 nel Regno Unito furono organizzati i giochi di Stoke Mandeville, una competizione dedicata ai veterani di guerra che avevano subìto danni alla colonna vertebrale. Nel 1960, in concomitanza con le Olimpiadi, sempre a Roma furono organizzati i giochi internazionali per persone con paraplegia, una competizione considerata come la prima Paralimpiade della storia (anche se il termine è stato accettato ufficialmentedal Comitato internazionale olimpico solo nel 1984).

Ai giochi del 1960 parteciparono molti italiani, tra cui Silvana Martino e Roberto Marson che fu presente a quattro edizioni dei giochi e che, con 13 ori, sette argenti e tre bronzi paralimpici è finora l’atleta italiano ad aver vinto più medaglie.

Il progetto Memoria paralimpica, elaborato da Redattore sociale insieme a Zoofactory film production e Kapusons, e promosso dal Comitato italiano paralimpico, dall’Inail e dalla Fondazione italiana paralimpica, sarà presentato il 1 settembre a Roma presso la sede dell’Inail. Attraverso un sito web, un documentario e una mostra fotografica vuole ricordare gli atleti e le atlete azzurre che hanno gareggiato ai giochi paralimpici, da Roma fino a Rio.

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