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I migranti lasciano il campo di Calais, il 24 ottobre. (Philippe Huguen, Afp)
La polizia circonda l’area del campo prima di cominciare lo sgombero, il 23 ottobre. (François Lo Presti, Afp)
Migranti si preparano allo sgombero, il 23 ottobre. (Christopher Furlong, Getty Images)
Il messaggio “Fuck France” su una tenda, il 23 ottobre. (Christopher Furlong, Getty Images)
Un migrante nel campo, il 23 ottobre. (Christopher Furlong, Getty Images)
La polizia lancia dei fumogeni durante le proteste dei migranti nel campo, il 23 ottobre. (Christopher Furlong, Getty Images)
Un migrante lancia dei sassi contro gli agenti, il 23 ottobre. (Christopher Furlong, Getty Images)
La polizia interviene per disperdere i migranti che protestano, il 23 ottobre. (Christopher Furlong, Getty Images)
Migranti in attesa di salire sugli autobus che li porteranno nei centri d’accoglienza in altre regioni della Francia, il 24 ottobre. (Jack Taylor, Getty Images)
Un migrante guarda la demolizione del campo, il 24 ottobre. (Christopher Furlong, Getty Images)

La Francia chiude il campo profughi di Calais

La polizia francese ha cominciato il 24 ottobre lo sgombero del campo profughi di Calais chiamato la Giungla. Il campo ospitava circa settemila persone che si erano fermate nella città del nord della Francia per trovare il modo di entrare nel Regno Unito. Stamattina è partito il primo di una sessantina di pullman che devono portare i migranti nei centri d’accoglienza in altre regioni della Francia. Si prevede che le operazioni durino almeno una settimana e che l’accampamento sia demolito il 25 ottobre dopo il completamento dello sgombero. Tuttavia si teme che alcuni migranti rifiutino il trasferimento e nel fine settimana ci sono già stati violenti scontri, con roghi e lanci di lacrimogeni, tra residenti del campo e poliziotti. Il Regno Unito ha accettato di accogliere una parte dei circa 1.300 minori non accompagnati di Calais.

Intanto continua il flusso di profughi e migranti che dalle coste africane si dirigono in Europa. È atteso per oggi nei porti della Sicilia l’arrivo di quattromila persone tratte in salvo durante la traversata del mar Mediterraneo. Si calcola che nell’ultima settimana i migranti soccorsi siano stati almeno 6.500, mentre almeno altri 26 sono annegati. Sempre oggi riprende l’arrivo in Italia di profughi provenienti dal Libano grazie ai corridoi umanitari. L’iniziativa è stata promossa dalla Comunità di Sant’Egidio, dalla Federazione delle chiese evangeliche in Italia e dalla Tavola valdese. Sono arrivati questa mattina all’aeroporto di Fiumicino una settantina di profughi siriani, a cui ne seguiranno altri sessanta il 25 ottobre. Finora grazie ai corridoi umanitari sono arrivate in Italia 400 persone, che dovrebbero diventare un migliaio entro il 2017.

Le foto sono state scattate a Calais tra il 23 e il 24 ottobre 2016.

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