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Corto Maltese, La giovinezza. (© 1985 Cong SA, Svizzera. Tutti i diritti riservati)
Ghula, Gli scorpioni del deserto. Brise de Mer. (© 1994 Cong SA, Svizzera. Tutti i diritti riservati)
Pandora e Cain, Una ballata del mare salato. (© 1989 Cong SA, Svizzera. Tutti i diritti riservati)
Corto Maltese, Le etiopiche (copertina). (© 1978 Cong SA, Svizzera. Tutti i diritti riservati)
Tarao e Pandora, Una ballata del mare salato. (© 1972 Cong SA, Svizzera. Tutti i diritti riservati.)
Wheeling, copertina Ivaldi Editore. (© 1972 Cong SA, Svizzera. Tutti i diritti riservati)
Tamara de Lempicka, Le donne di Corto Maltese. (© 1994 Cong SA, Svizzera. Tutti i diritti riservati)
Rapa Nui, Una ballata del mare salato. (© 1989 Cong SA, Svizzera. Tutti i diritti riservati)
Tango, supplemento per L’Unità. (© 1986 Cong SA, Svizzera. Tutti i diritti riservati)
St-Ex. Saint-Exupéry, L’ultimo volo. (© 1994 Cong SA, Svizzera. Tutti i diritti riservati)

I viaggi romantici di Hugo Pratt

Hugo Pratt e Corto Maltese. Cinquant’anni di viaggi nel mito è una grande mostra antologica a Bologna, ideata per celebrare il fumettista e il suo personaggio più famoso.

La mostra, ospitata dal museo della storia a palazzo Pepoli, presenta più di 400 opere. Disegni, chine, acquerelli e illustrazioni rare che raccontano le storie e i personaggi più amati di Pratt: Corto Maltese, ma anche Anna Livingstone e Daniele Doria di Anna nella giungla, Ernie Pike, il sergente Kirk, Gli scorpioni del deserto e Wheeling.

Inoltre sono esposte le 164 tavole originali di Una ballata del mare salato, la prima avventura di Corto Maltese uscita nel 1967 sul primo numero della rivista Sgt. Kirk.

Definite dallo stesso autore “letteratura disegnata”, nelle sue opere Pratt (1927-1995) intrecciava un lavoro rigoroso sulla sintesi grafica che gradualmente è diventato sempre più astratto, con una rilettura della letteratura d’avventura di maestri come Melville, Conrad e soprattutto Stevenson, e con riferimenti autobiografici e alla storia coloniale dell’Italia fascista. Si è soffermato con particolare attenzione sulle guerre di liberazione e sulla parità delle culture insieme a uno sguardo poetico sui tratti somatici delle varie popolazioni. Quello di Pratt è stato un viaggio romantico verso l’altro, l’ignoto, senza mai perdere la curiosità e lo spirito di avventura.

La mostra, curata da Patrizia Zanotti, sarà aperta fino al 19 marzo 2017.

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