I rifiuti che diventano arte
“Sono sempre stato un collezionista avido e sono sempre stato affascinato dalla natura morta”, racconta Stuart Haygarth.
Nel febbraio 2011, l’artista e designer britannico ha cominciato il suo progetto chiamato Strand, una raccolta fotografica di composizioni da lui create. Haygarth ha camminato per circa 800 chilometri lungo le coste del Regno Unito, partendo dal Kent e arrivando a Land’s End, la punta più estrema della Cornovaglia, raccogliendo oggetti di uso quotidiano, portati a riva dal mare oppure abbandonati.
Poi, nel suo studio ha diviso gli oggetti, classificandoli per tipologia e colore. Scarpe, pettini, accendini, giocattoli e contenitori di plastica, sono solo alcuni degli “scarti” che l’artista ha collezionato e trasformato in opere d’arte. L’intento di Haygarth era proprio quello di dare una nuova vita a questi oggetti dimenticati, esaltandone il valore e la bellezza. Così, usando una metodologia precisa, ha assemblato i rifiuti in composizioni creative e precise, e poi li ha fotografati. In seguito, le foto sono state raccolte e pubblicate nel libro Strand (Art/Books).
Stuart Haygarth è nato nel Lancashire, nel Regno Unito, nel 1966. Dopo aver terminato gli studi in fotografia e graphic design, ha cominciato la sua carriera. Oggi è un artista affermato in tutto il mondo, il suo lavoro è stato esposto anche a New York e alla biennale di Venezia.