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Un capannone dell’ex fabbrica automobilistica Innocenti a Milano, 1 dicembre 2016. (Luca Bruno, Ap/Ansa)
Un corridoio dell’ex fabbrica di auto Alfa Romeo, Arese, vicino Milano, 3 febbraio 2017. (Luca Bruno, Ap/Ansa)
Un ex impianto dell’azienda siderurgica del gruppo Falck, Sesto San Giovanni, Milano, 8 febbraio 2017. (Luca Bruno, Ap/Ansa)
La zona di stoccaggio del gazometro abbandonata a Milano, marzo 2016. (Luca Bruno, Ap/Ansa)
Una sala dell’ex fabbrica automobilistica di Alfa Romeo, Arese, vicino Milano, il 3 febbraio 2017. (Luca Bruno, Ap/Ansa)
La reception dell’ex albergo Americ a Carpiano, vicino Milano, il 3 novembre 2016. (Luca Bruno, Ap/Ansa)
Una stanza dell’ex abergo Americ a Carpiano, vicino Milano, il 3 novembre 2016. (Luca Bruno, Ap/Ansa)
La sede degli ex uffici della casa editrice Rizzoli, Milano, 7 febbraio 2017. (Luca Bruno, Ap/Ansa)

Il passato glorioso dell’industria lombarda

Sui resti fantasma di un’ex industria metallurgica si progetta di costruire un ospedale. In una vecchia fabbrica di cemento si organizzano visite guidate e un’area dell’ex stabilimento dell’Alfa Romeo è diventata il centro commerciale più grande d’Italia. Così gli scheletri della produzione industriale lombarda lentamente riprendono a vivere dopo anni di immobilità.

La Lombardia – con un pil annuo di 337 miliardi di euro – rimane la regione più produttiva d’Italia e la seconda in Europa. Ma nel periodo di maggior deindustrializzazione – tra gli anni settanta e novanta del novecento, quando le acciaierie italiane si arresero a potenze industriali estere come la Cina – più di sei milioni di metri quadrati destinati alla produzione industriale furono abbandonati.

I resti delle industrie e degli stabilimenti sono sparsi nella campagna lombarda, in particolare fuori Milano. Gli scheletri di queste strutture testimoniano la grandezza del passato industriale della regione. L’ultima vittima dell’abbandono è l’hotel Americ a Carpiano, vicino a Milano. La parola Recession capeggia a lettere cubitali sopra la scrivania della reception. Tuttavia nel palazzo un materasso per terra nella vecchia stanza dei telefoni, segnala che qualcuno ha fatto di questo luogo abbandonato una casa temporanea.

Le foto sono state scattate da Luca Bruno dell’Associated Press tra dicembre del 2016 e febbraio del 2017.

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