L’attentato di Manchester
Strage alla Manchester Arena, nel Regno Unito, per un attacco terroristico alla fine di un concerto di Ariana Grande. Il bilancio dell’esplosione, avvenuta alle 22.35 del 22 maggio, è finora di 22 morti e 59 feriti. Tra le vittime molti sono bambini e teenager, i principali fan della cantante statunitense.
Secondo la polizia l’attentatore è morto nell’esplosione della bomba, un ordigno artigianale riempito di chiodi. Nel pomeriggio l’uomo sospettato di essere il kamikaze è stato identificato in Salman Abedi, un cittadino britannico di 22 anni. Il sindaco di Londra Sadiq Khan ha annunciato che le misure di sicurezza nella città sono state aumentate e la premier Theresa May ha sospeso la campagna elettorale per le elezioni dell’8 giugno.
L’incidente di Manchester è il secondo attacco terroristico nel Regno Unito in due mesi. Il 22 marzo cinque persone sono state uccise e oltre 50 ferite quando un uomo ha lanciato la sua auto contro i pedoni sul ponte di Westminster, a Londra, schiantandosi contro la recinzione del parlamento e uccidendo cinque persone. L’attacco terroristico più grave sul suolo britannico è avvenuto il 7 luglio 2005: quattro kamikaze attaccarono la metropolitana e gli autobus di Londra uccidendo 52 persone.