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Una vita da pianta. (Claudia Iacomino)
Abruxausu. (Francesca Pili)
Abruxausu. (Francesca Pili)
Transiberiana express. (Erica Belli)
White shadow. (Valeria Gradizzi)
White shadow. (Valeria Gradizzi)
Pasta e patate. (Antonia Messineo)
Pasta e patate. (Antonia Messineo)
(Giulia Agostini)
(Giulia Agostini)
Sine qua non. (Serena Vittorini)
Sine qua non. (Serena Vittorini)

Visioni di giovani fotografe

Apre l’8 marzo ai Magazzini fotografici di Napoli la mostra Who knows what’s going on in the ladies parlour!, che presenta il lavoro di sette giovani fotografe italiane.

Erica Belli ha passato cinque giorni su un treno della ferrovia Transiberiana cogliendo attimi in cui realtà e surrealismo si mescolano. “Odori, sapori e sensazioni di notti e giorni si confondono in un paesaggio invernale, innevato e scrutabile unicamente da un finestrino”, spiega la curatrice Roberta Fuorvia. Altri paesaggi onirici sono quelli di Giulia Agostini, tra colori accecanti e bianco e nero.

Il progetto White shadow di Valeria Gradizzi racconta invece la vita delle persone affette da albinismo in Africa dove sono spesso perseguitate e stigmatizzate dalla società. Claudia Iacomino riflette sul concetto di alienazione all’interno della sua casa, tra le pareti e gli oggetti che rappresentano dei limiti al movimento.

Con dei progetti legati all’Italia ci sono Francesca Pili che realizza delle immagini in cui i luoghi degli incendi in Sardegna diventano in maniera provocatoria località affollate dai bagnanti. Mentre Serena Vittorini riflette sull’impatto del terremoto all’Aquila, la città in cui è nata. Nel suo lavoro Sine qua non realizza degli still life completamente bianchi di oggetti ritrovati in giro per la città.

Il percorso espositivo si chiude con il lavoro Pasta e patate di Antonia Messineo dedicato al rapporto con la sua nonna materna: “Quando siamo insieme mi racconta delle storie della sua vita che mi affascinano e alcune di queste rimangono senza fine, come un mistero”.

La mostra a Napoli durerà fino all’8 aprile.

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