×

Fornisci il consenso ai cookie

Internazionale usa i cookie per mostrare alcuni contenuti esterni e proporti pubblicità in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di più o negare il consenso, consulta questa pagina.

Una casa sotterranea a Matmata, Tunisia. (Zohra Bensemra, Reuters/Contrasto)
Saliha Mohamedi, 36 anni, vive in una casa sotterranea di Matmata. (Zohra Bensemra, Reuters/Contrasto)
Samar, 18 anni, e Latifa Ben Yahia (al centro), 38, nella loro abitazione alla periferia di Matmata. (Zohra Bensemra, Reuters/Contrasto)
Mounjia, 43 anni, con il suo asino torna verso la sua abitazione a Matmata, Tunisia, febbraio 2018. “Vorrei trasferirmi in una casa moderna ma non posso permetterlo. Vivere in una casa sotterranea è molto faticoso. Non abbiamo l’elettricità, dobbiamo andare a prendere l’acqua e la legna e non possiamo nemmeno installare pannelli solari”. (Zohra Bensemra, Reuters/Contrasto)
Mariem, 89 anni, fuori della sua casa a Matmata. (Zohra Bensemra, Reuters/Contrasto)
“Non voglio lasciare la mia casa, sarebbe come buttare via la mia vita e le mie tradizioni”, dice Saliha Mohamedi, 36 anni. (Zohra Bensemra, Reuters/Contrasto)
Saliha Mohamedi, 36 anni, prende l’acqua vicino alla sua casa a Matmata. (Zohra Bensemra, Reuters/Contrasto)
Turisti affacciati sulla casa di Saliha Mohamedi, 36 anni, a Matmata. (Zohra Bensemra, Reuters/Contrasto)
Mustapha, 54 anni, è un contadino. Il cortile della casa della sua famiglia è stato trasformato in un magazzino. Molte famiglie hanno lasciato le case sotterranee negli anni sessanta e settanta quando il presidente dell’epoca, Habib Bourguiba, fece costruire nuove città e villaggi. (Zohra Bensemra, Reuters/Contrasto)
Matmata, Tunisia. (Zohra Bensemra, Reuters/Contrasto)

Le case sotterranee di Matmata

Nel febbraio 2018 la fotografa algerina Zohra Bensemra, dell’agenzia Reuters, ha viaggiato nella regione montagnosa di Jebel Dahar, nel sud della Tunisia, dove da secoli le popolazioni vivono in case scavate nel terreno.

Conosciute come le “case dei primitivi”, proteggono gli abitanti dal caldo estremo dell’estate e dal freddo rigido dell’inverno.

Nel villaggio di Haddej ce ne sono molte e somigliano a delle grotte. Molte altre sono intorno a Matmata, una zona abitata soprattutto da berberi, diventata meta di turismo perché nel 1977 ospitò le riprese di alcune scene del film Star Wars.

Seconda la Reuters, poche di queste case sono ancora utilizzate e molte sono andate distrutte: “Negli ultimi decenni, a causa dello spopolamento, molte persone hanno lasciato la propria abitazione. Solo poche famiglie sono rimaste, alcune perché legate alla loro terra, altre perché non hanno la possibilità di trasferirsi”.

Le foto di Zohra Bensemra sono state scattate nel febbraio del 2018.

pubblicità