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Temporarily censored home. (Guanyu Xu)
Temporarily censored home. (Guanyu Xu)
Temporarily censored home. (Guanyu Xu)
Temporarily censored home. (Guanyu Xu)
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Temporarily censored home. (Guanyu Xu)
Temporarily censored home. (Guanyu Xu)

Libertà private

Nella serie Temporarily censored home, Guanyu Xu ha appeso di nascosto delle foto nella casa dei suoi genitori a Pechino, in Cina. Una serie di installazioni temporanee che ha poi fotografato per mandare un messaggio provocatorio contro la discriminazione nei confronti degli omosessuali.

Xu è nato in Cina nel 1993 e da quando era un adolescente, e ha scoperto di essere gay, è stato vittima di attacchi discriminatori: “Essendo cresciuto in una famiglia conservatrice, con un padre militare, ho avuto paura di confessare la mia omosessualità fino a quando non mi sono trasferito a Chicago, nel 2014. Nel mio lavoro indago il razzismo che fa parte dell’ideologia e della cultura del mio paese, ma anche le forme d’intolleranza che esistono in occidente”.

Per realizzare questo progetto, Xu ha usato vari tipi di foto: alcune tratte dal suo precedente lavoro intitolato One land to another, dove mescolava autoscatti e ritratti posati per raccontare la sua condizione di uomo asiatico omosessuale che vive in America; immagini tratte da film o riviste di moda che aveva collezionato quand’era più giovane, e ritratti presi dall’album di famiglia.

“In questo modo Xu ha creato uno spazio temporaneo di libertà e di protesta, che irrompe nella quotidianità dello spazio ‘eterosessuale’ dei suoi genitori”, spiegano i curatori della mostra esposta nell’ambito del festival Format a Derby, nel Regno Unito, dal 14 marzo al 15 aprile.

Xu ha rimosso tutte le foto e gli oggetti prima che i suoi genitori rientrassero a casa dal lavoro.

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