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Un gufo in vendita per le strade di Ho Chi Minh. (Simone Sapienza)
La scenografia di uno spettacolo promosso dall’amministrazione comunale di Ho Chi Minh. (Simone Sapienza)
Una guida turistica del museo di Cu Chi, dove si trovano i tunnel sotterranei che durante la guerra erano usati dai vietcong come rifugi. (Simone Sapienza)
Pesci per acquari domestici in vendita per strada, Ho Chi Minh. (Simone Sapienza)
All’interno del palazzo dell’Indipendenza a Ho Chi Minh, conquistato dai vietcong il 25 aprile 1975, giorno della caduta di Saigon e fine della guerra. Il palazzo è adesso un sito turistico, dove è possibile visitare anche i sotterranei. (Simone Sapienza)
Vietnamiti discutono dei futuri progetti urbanistici di Ho Chi Minh. (Simone Sapienza)
La statua di Ho Chi Minh nella città di Ho Chi Minh, chiamata Saigon fino alla sua caduta, alla fine della guerra in Vietnam. (Simone Sapienza)
L’assistente di un fotografo di matrimoni durante una cerimonia, Ho Chi Minh. (Simone Sapienza)
All’interno del museo di Cu Chi. (Simone Sapienza)
Una pubblicità della compagnia aerea vietnamita Jet Star, Ho Chi Minh. (Simone Sapienza)

Surf sui fiori di loto

A quarant’anni dalla fine della guerra in Vietnam, il fotografo Simone Sapienza ha provato a capire e a raccontare l’ambivalenza di un paese che sta vivendo un grande slancio grazie all’economia di mercato, ma dove il Partito comunista conserva il potere assoluto dal 1975.

Nato a Catania nel 1990 ed ex studente di ingegneria, Sapienza si è trasferito nel Galles dove ha seguito i corsi di fotografia alla university of South Wales. Per laurearsi deve realizzare un reportage e il Vietnam è il posto giusto perché “la prima volta che ci sono andato ho capito che conoscevo questo paese solo attraverso i film di Hollywood”. Nel 2017 Sapienza è tornato diverse volte in Vietnam e ha intrapreso così un viaggio dove il suo immaginario si è confrontato con un presente complesso, scisso tra l’energia dei giovani che vorrebbero un paese ricco e aperto, anche se più ineguale, e l’idea di ordine e controllo che il governo cerca di mantenere indiscussa.

Nel 2018 Charlie surfs on lotus flowers è diventato un libro e ora è in mostra nello Spazio Labò di Bologna, fino al 24 maggio.

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